ROMA. Addio a Michela Murgia. La scrittrice sarda è morta a Roma all'età di 51 anni. Aveva rivelato nei mesi scorsi di avere un carcinoma renale al quarto stadio. Nell'ultimo periodo aveva deciso di raccontare la malattia attraverso i social, ma anche con la scrittura, attraverso l’ultimo suo libro, Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi.
Nata a Cabras nel 1972, ottenne un grande successo letterario con il romanzo Accabadora, nel 2009, quando vinse il premio Dessì, il Super Mondello e il premio Campiello.
Murgia è stata protagonista di tante battaglie sociali e politiche: nel giorno della sua morte, migliaia i messaggi di cordoglio sui social. Anche Cabras, la sua città natale, si stringe nel dolore: "Michela non c’è più. Sentiremo subito la sua assenza, una grande perdita per tutti", ha detto il sindaco Andrea Abis, Michela era mia coetanea, stessa scuola, stessi ambienti, figli dello stesso tempo storico. Michela era una mente fervida, una intelligenza spiccata, colta, di forte personalità, schietta, coraggiosa, sempre schierata in modo chiaro, avvolgente, anticonformista. Non poteva che essere anche divisiva, di contrasto, ma è proprio grazie a queste figure che la società si mette in discussione, cambia, si evolve, migliora. Cabras ha dato i natali e cresciuto una grande donna che lascerà un segno nella società del nostro tempo".