CAGLIARI. "Non devo candidarmi alle Politiche e non è un doppio salto carpiato per un'altra strada. Amo Cagliari e resto a Cagliari": qualunque cosa accada, ha detto il sindaco Massimo Zedda per spiegare la decisione di tagliare fuori dalla giunta l'assessore sardista Gianni Chessa del Psd'Az, dopo l'accordo con la Lega di Matteo Salvini, "rimango a Cagliari". "Indubbiamente da quello che ho sentito mi pare che la maggioranza ci sia. Forse non con gli stessi identici numeri che avevamo in partenza, ma c'è. Nessun problema di elezioni anticipate. La cosa peggiore sarebbe stata galleggiare, non avere posizioni nette. Il primo pensiero è amministrare bene e su questo ci impegneremo nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Per quanto riguarda la delegazione di due assessori: Nando Secchi mi ha da subito dimostrato la contrarietà all'accordo con la Lega. C'è fiducia stretta tra l'assessore e il sindaco".
Era ovvio che Zedda avesse fatto i calcoli prima di dare il benservito al suo (ormai ex) assessore Chessa. Il primo cittadino ha fatto un giro di consultazioni tra i sardisti e le loro posizioni sono le stesse espresse in aula durante il dibattito: quell'accordo con la Lega, almeno a Cagliari, non piace a chi è stato eletto con il Psd'Az nello schieramento di centrosinistra.