CAGLIARI. "Troppi scheletri nell'armadio e silenzio dalle istituzioni, ma domani ci aspettiamo un primo passo verso la verità". Così Luchino Chessa, figlio del comandante della Moby Prince Ugo Chessa, spiega perplessità e speranze alla vigilia della presentazione della relazione che potrebbe ribaltare tutte le verità sulla tragedia del '91. La Commissione parlamentare d'inchiesta ha concluso i suoi lavori, partiti nel dicembre del 2015, e dalla relazione potrebbero emergere importanti certezze (LEGGI QUI LA NOTIZIA). "Mio padre ha subito la gogna mediatica senza che nessuno sapesse cosa fosse successo quella notte - racconta Chessa - Ora speriamo che le verità processuali vengano finalmente ribaltate".