ORISTANO. "L'orientamento sessuale non c'entra niente. Rispondendo al questionario previsto dal ministero della Salute il giovane ha dichiarato l'esistenza di un motivo ostativo alla donazione". Con una nota l'azienda regionale per la tutela della salute risponde - per conto della Assl di Oristano - alle accuse rivolte da Andrea Pisano, giovane oristanese che ha accusato una struttura ospedaliera di avergli vietato di donare il sangue perché "non sappiamo cosa ha fatto ad Amsterdam" (QUI LA NOTIZIA). Il ragazzo ha avanzato l'ipotesi che dietro la risposta si celasse dell'omofobia, visto che lui non nega in alcun modo di essere omosessuale. Ecco l'intera risposta della Assl.
In relazione alla notizia diffusa attraverso i social network da un candidato donatore del Centro prelievi dell'ospedale San Martino di Oristano, si precisa che tale candidato non è stato ammesso alla donazione del sangue in quanto dal questionario da egli stesso compilato e conservato agli atti – questionario previsto dal decreto del Ministero della salute del 2 novembre 2015, in cui sono contenuti i requisiti di qualità e sicurezza per la donazione del sangue – è risultato un motivo di esclusione dalla donazione. Si precisa che, nel caso in cui risultino dal questionario motivi di esclusione, il medico ha il dovere di escludere il candidato donatore, per non pregiudicare la salute dello stesso donatore o del ricevente.
Allo stesso tempo, è indispensabile che i candidati donatori compilino con la massima sincerità il questionario, per non mettere a rischio la propria salute e quella del ricevente.
Si sottolinea che né nel caso in questione, né in nessun altro caso, è stato o viene richiesto al candidato donatore l'orientamento sessuale, peraltro assolutamente ininfluente ai fini della donazione.