CAGLIARI. Elezioni politiche in vista, il cerchio rosso sul calendario è per il 25 settembre. E l’aula del consiglio regionale rimane paralizzata. Almeno fino ad allora. Ne è convinta l’opposizione. Ma le critiche non vengono risparmiate neanche dalla maggioranza di centrodestra. In agenda dovrebbero esserci provvedimenti importanti, come la legge omnibus, che di fatto è una minifinanziaria che dovrebbe dare risposte a molti settori in crisi, o il piano casa. Quando se ne parlerà? Non si sa.
Lo stallo, che dura da mesi, al di là delle elezioni, porta il Pd a puntare il dito contro i dissidi interni della maggioranza. E chi ne paga le conseguenza sono i sardi.
“L’aula è paralizzata da mesi con tutta una serie di ritardi a favore delle attività produttive e delle famiglie”, dice Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd, “se non ci sono interventi legislativi mirati è tutto fermo, chi ne paga le conseguenze sono i sardi”.
Il capogruppo del movimento Cinque stelle Roberto Li Gioi parla di una "maggioranza impresentabile", e le elezioni, secondo Li Gioi, saranno solo una scusa per non fare nulla. “Norme fondamentali per l’economia come piano casa e legge omnibus due rimangono bloccate, si rischiano di staccare dei soldi l’anno prossimo che poi gli uffici non avranno il tempo di inviare a chi ne ha diritto”.
Come detto, le critiche arrivano anche dal centrodestra. Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula parla di poca operatività e scarsi argomenti. “Mi sembra che siamo poco operativi, e non da oggi”, dice Mula, “non abbiamo brillato per operatività. Sembrerebbe che ci siano pochi argomenti da portare in aula. Forse prima di ferragosto qualcosa arriverà, e con tutta probabilità si tornerà tra i banchi per la sostituzione del defunto Giorgio Oppi”.