CAGLIARI. Un convegno con ospiti da tutta Europa, un appuntamento internazionale con un focus sul cinema basco, una serata di grande musica come un giro d’Italia tra lingue e dialetti che hanno fatto la storia della nostra tradizione. È un venerdì denso di eventi quello del Babel Film Festival, il primo festival internazionale interamente dedicato alle produzioni in lingue minoritarie. Oltre alle proiezioni dei film in concorso, infatti, sono in programma una serie di importanti eventi collaterali che seguono il filo rosso della lingua
PROIEZIONI - Si comincia come sempre alla Cineteca Sarda con la presentazione dei lavori in concorso, al mattino a partire dalle 9,30 e poi nel pomeriggio dalle 15,00 negli spazi di viale Trieste 126. Sono undici, tra corti e lungometraggi, i film in visione per pubblico e giuria. Produzioni in arrivo da Scozia, Italia, Spagna e Norvegia e recitate in gaelico, francoprovenzale, ladino, friulano, sardo, quechua, aimara, bemba, nyanja, kishwa, scozzese, italiano e spagnolo.
IL FOCUS – È dedicato al cinema in lingua basca il focus di quest’anno del BFF, per sondare quello stretto legame tra lingua, identità e storia di un popolo attraverso l’arte e la cultura. Sette i film in programma a partire dalle 16,45 in Cineteca, con un’introduzione a cura di Asier Altuna, Koldo Almandoz (registi) e Jose Maria Muñoz (operatore culturale), in conversazione con la direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission Nevina Satta e il coordinamento di Daniela Stara. I tre ospiti racconteranno, tra le altre cose, le esperienze di Kimuak (un progetto interamente pubblico che dipende dal Departimento di Cultura del Governo Basco, nato per promuovere e distribuire i cortometraggi baschi, principalmente a livello internazionale, selezionati ogni anno nei festival cinematografici di tutto il mondo) e della Filmoteca Vasca (fondata nel 1978 con l’obiettivo di preservare la memoria audiovisiva basca).
IL CONCERTO – A partire dalle 20,30, come tutte le sere, il BFF si sposta all’Auditorium Comunale di piazza Dettori. Quella di venerdì sarà una serata speciale divisa in quattro momenti, tutti all’insegna grande musica. Apertura affidata alla chitarra di Rocco De Santis e ai suoni di Arrogalla per IME ÀNEMO (SONO VENTO), performance tratta dall’ultimo disco di De Santis presentata in anteprima in forma acustica, voce e chitarra, con testi interamente in griko che raccontano il mondo del lavoro, l’insensatezza delle guerre, il legame con la terra d’appartenenza. A Francesco Medda, in arte Arrogalla, il compito di mixare i suoni del concerto, come successo con due dei brani inseriti nel disco di De Santis.
Il secondo atto di questo programma musicale vede protagonisti l’organetto di Alessandro D’Alessandro e la chitarra di Canio Loguercio al servizio di Canti, ballate e ipocondrie d’ammore, titolo dell’ultimo disco di Loguercio che ha vinto al Targa Tenco 2017 come miglior album in dialetto e lingue minoritarie. Un concerto in cui il mondo visionario-elettrico di Loguercio viene rivisitato in chiave acustica dagli arrangiamenti di D’Alessandro, e prende progressivamente corpo tra litanie d’ammore e serenate che della forma canonica della canzone napoletana conservano appena il ricordo, sovrastato da sentimenti impastati di terra e di umori corporei.
Spazio quindi a Rumì, il progetto di Luisa Cottifogli (voce) e Gabriele Bombardini (chitarra), spettacolo multimediale con il video design di Andrea Bernabini. Un viaggio immaginario in Romagna, un concerto che unisce con grande suggestione suoni contemporanei e parole di un mondo passato. I testi dei brani, in dialetto romagnolo, sono tratti dal repertorio poetico dei primi del ‘900 (Nettore Neri, Lino Guerra) e da un repertorio tradizionale di ninnananne, filastrocche, dirindine, canti di lavoro. ’E Rumì d’ Santa Mareja (il Romeo di Santa Maria) – come lo chiamava la gente – è un personaggio realmente esistito nel 1800 sulle strade della bassa romagnola.
A chiudere la serata saranno invece i suoni e le parole di casa nostra, con Sonos e corfos, su tenore eris e oje. In scena Gavino Murgia e il Tenore Gòine (Francesco Pintori: boche e mesu boche; Antonello Mura: boche e mesu boche; Stefano Merella: contra; Gavino Murgi: bassu). Un excursus che va dalle sonorità primordiali del canto a tenore nuorese a quelle più contemporanee di Gavino Murgia, vocali e strumentali anch'esse.
IL CONVEGNO - La quinta edizione del BFF in collaborazione con ELEN (European Language Equality Network) intende dibattere alcuni temi importanti per i cittadini e le comunità che si esprimono in lingua minoritaria, più di 50 milioni di cittadini, circa il 10% della popolazione dell’Unione europea. Appuntamento venerdì 8 dicembre, alle 09.30 all’Auditorium Comunale di piazza Dettori con il convegno The future of minority languages. Mass media and performing arts.
La tutela delle lingue minoritarie è parte importante della cultura giuridica del nostro continente, così ricco di lingue e culture, ed è statuita con forza in diverse fonti del diritto comunitario: il Trattato sulla UE del 1992; la Carta Europea per le Lingue Regionali o Minoritarie del 1992; la Carta Europea dei Diritti Fondamentali della UE del 2000; la Risoluzione del Consiglio sulla diversità linguistica del 14 febbraio 2002. In attesa di un evento Babel di approfondimento di questi temi, previsto per luglio 2018, i panel saranno utili a fare il punto sull’effettiva applicazione dei principi generali comunitari a livello nazionale e regionale. Esistono ancora sacche di discriminazione dei numerosi gruppi linguistici continentali? Quali azioni concrete vengono adottate all’interno delle diverse comunità nazionali? Che ruolo svolge l’arte in generale e il cinema nel ridurre le discriminazioni e promuovere le lingue minoritarie? Il BFF ritiene che il tema delle lingue europee minoritarie metta in gioco la credibilià stessa e il futuro dell’Ue. Le minoranze linguistiche devono affrontare la sfida non più in solitudine ma organizzarsi in rete, dal basso, rivendicando i propri diritti universali in tutte le sedi della rappresentanza politica locale, nazionale e internazionale. E’ necessario rafforzare il processo virtuoso di costruzione della società politica europea. Le minoranze linguistiche devono essere motore di questa azione.
Molti e da tutta Europa gli ospiti del convegno (che sarà diviso in tre panel: politica, istituzioni, cinema e arti): Pablo Bilbao (Vice Presidente European Language Equality Network , Karaez); Massimo Congiu (OSME - Centro Ricerche Osservatorio Sociale Mittel Europeo, Budapest); Vincenzo Santoro (ANCI nazionale, Roma); Franco Siddi (Consigliere cda RAI, Roma) - Duilio Caocci (Università di Cagliari); Renato Soru (Parlamentare Europeo); Enric-Josef Teixeidò (Festival Cinema Occitano, Lleida) - Txema Munoz (Cineteca Vasca - Festival de Donostia, San Sebastian); Lucy Dunkerley (Border Crossing Performing Art Festival, London); Leo Virgili (SUNS, Udine); Russ Hunter (Northumbria University, Newcastle); Leo Rielli (Festival Evò Ce Esù, Martignano); Oksana Sarkisova (Verzio FF, Budapest).