SASSUOLO. Si chiamava Nabil Dhahri, tunisino di 38 anni, il responsabile della strage familiare avvenuta oggi pomeriggio in una casa di via Manin, a Sassuolo, in provincia di Modena.
Avrebbe ammazzato, probabilmente con un coltello, prima la moglie Elisa Mulas (43 anni), di origini sarde, poi i due bambini maschi di 2 e 5 anni e a seguire la madre di lei, di 64 anni, poi si è tolto la vita. Si è salvata soltanto la figlia che la donna aveva avuto da un'altra relazione e che si trovava a scuola. L’allarme sarebbe scattato proprio perché nessuno è andato a prendere quest’ultima a scuola intorno alle 16.
L’assassino, secondo la stampa locale, era ben integrato, viveva da tempo a Sassuolo e lavorava in un supermercato. La compagna era italiana, un’impiegata come donna delle pulizie, e viveva con lui e i figli.
Le ragioni del folle massacro restano ancora da chiarire, per alcuni testimoni i due si erano lasciati da poche settimane, ma Elisa consentiva al marito di venire in casa per vedere i figli. Secondo quanto raccontato da un’amica della vittima, la donna era stata minacciata e avrebbe segnalato i litigi alle forze dell’ordine. Le indagini della polizia, che chiariranno la vicenda, sono in corso.