CAGLIARI. "I primi a essere sospesi saranno i dipendenti "no vax" che lavorano nelle strutture sanitarie del nord Sardegna: sono già pronte le prime lettere di sospensione dal servizio, di cui 17 destinate ai camici bianchi dipendenti di Ats Sardegna". Sono le parole del commissario straordinario di Ares Ats Sardegna, Massimo Temussi sulla base del dato comunicato dal Dipartimento di Prevenzione Zona Nord oggi, dopo le attente verifiche sulle note inviate nei giorni scorsi. Le altre lettere sono destinate a 8 medici convenzionati e 32 lavoratori dell'Aou di Sassari: saranno poi i datori di lavoro e gli Ordini professionali di riferimento a inoltrare gli eventuali provvedimenti successivi secondo quanto disposto dall'art. 4 del DL 44/2021.
Anche l'Aou di Sassari ha deciso di non fare alcuno sconto ai propri sanitari non vaccinati. Per il commissario dell'Aou Antonio Lorenzo Spano "il personale che non si farà vaccinare, con la sola esclusione di quelli a cui non è possibile effettuarlo per specifici motivi sanitari, scatterà la sospensione immediata dello stipendio ed i trasgressori saranno sottoposti anche a possibili sanzioni ancora più pesanti se dovessimo accertare che questa loro decisione possa determinare dei cluster all'interno dei nostri ospedali".
Ancora work in progress, invece, per l'avvio dei procedimenti di sospensione degli operatori delle altre Aree della Sardegna. È al vaglio di Ats, in questi giorni, tutta la documentazione prodotta dal personale sanitario che ancora non ha ottemperato, come previsto dalla normativa vigente, all'obbligo vaccinale.
Venerdì 6 agosto i Dipartimenti di Prevenzione di Ats Sardegna hanno inviato a tutto il personale non sottoposto alle due dosi previste di vaccino, che opera nelle strutture sanitarie pubbliche, private e accreditate dell'Isola, un invito ad ottemperare all'obbligo entro 5 giorni con accesso libero, senza prenotazione o appuntamento, in tutti gli hub vaccinali dell'Isola. Sono oltre 700 coloro che ancora non avrebbero ancora ricevuto il vaccino anti Covid-19.
In alternativa, la lettera invitava a produrre, quanto prima, la documentazione sanitaria che motivasse la mancata inoculazione. Ats sta verificando la posizione dei lavoratori che hanno presentato una certificazione medica che sarà valutata dal Servizio di Igiene e Sanità pubblica.
Restano invece tanti gli operatori sanitari che, per svariati motivi, non hanno ancora ritirato la lettera: per questi scatta il sollecito, come previsto dalla normativa vigente, come ultimatum prima della sospensione con decorrenza immediata.
"Stiamo già varando un piano di riorganizzazione del personale nei reparti altamente critici - conclude il Commissario di Ats Sardegna Temussi - Nel frattempo rivolgiamo un ultimo appello al senso deontologico di medici e infermieri perché si sottopongano al vaccino quanto prima, a tutela della loro salute e di tutti i pazienti. Ad oggi, oltre il 90% di coloro che sono ricoverati nei nostri ospedali non ha ricevuto il vaccino, molti di loro sono in gravi condizioni in terapia intensiva. Ci auguriamo che i sanitari riflettano su questi dati: l'auspicio è che il personale si vaccini per garantire un sistema sanitario senza rischi per i pazienti".