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CAGLIARI. La puntata di Report andata in onda lunedì su Rai 3 ha fatto esplodere il bubbone. Non che i sardi non fossero a conoscenza del fatto che i focolai in Sardegna sono partiti in concomitanza con la riapertura delle discoteche. Ma resta il nodo del parere del Cts dopo il quale la Regione avrebbe deciso di concedere la proroga alle danze. Ci si focalizza anche sulle dichiarazioni del capogruppo di Forza Italia Angelo Cocciu, che ha riferito che gli esponenti politici avrebbero ricevuto pressioni da parte dei titolari delle discoteche e avrebbero deciso di rischiare. Da ieri indaga la procura, e l’ipotesi di reato è di epidemia colposa.
Il capogruppo dei Progressisti in consiglio regionale Francesco Agus ha presentato, a partire dal 16 aprile, quattro richieste diverse alla presidenza della Regione. Si domandavano sempre copie dei pareri del comitato tecnico scientifico che avrebbero dovuto indirizzare le decisioni politiche. “Con fatica abbiamo ricevuto risposta, tranne all’ultima che riporta la data del 12 agosto, nella quale richiedevo il parere espresso dal team di esperti in riferimento all’ordinanza del presidente datata 11 agosto”, spiega Agus, “oggi chiediamo l’istituzione di una commissione d’inchiesta, senza sovrapporci al lavoro che stanno svolgendo in altre aule”.
Il collega di partito Massimo Zedda, solleva anche altri dubbi. “Il presidente della Regione ha mentito ai sardi? E quindi sul parere del comitato che ancora non abbiamo visto? C’è anche da chiedersi da chi sia composto questo comitato dato che professor Pani si è dimesso diversi mesi fa perché non veniva ascoltato, parrebbe che si sia dimesso anche il professor Cappuccinelli, stessa cosa per professor Cucca che dall’11 agosto non partecipa più alle riunioni”. Inoltre, secondo Zedda, le categorie interessate dall’ondata dei contagi che ha portato numerose cancellazioni anche negli hotel isolani, “potrebbero richiedere un risarcimento danni”.
Secondo Eugenio Lai, consigliere regionale di Leu, il presidente della Regione si trova davanti a un bivio: “O viene in aula e dimostra con atti pubblici che le decisioni che ha preso non hanno messo in dubbio la sicurezza sanitaria dei sardi, oppure si dimette”.