CAGLIARI. L'obiettivo era l'alto impatto. È stato raggiunto. Fanno discutere i manifesti 6X3 che il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ha fatto affiggere in giro per la città. La firma è sua, quindi è stato il primo cittadino a voler lanciare dei messaggi forti affinché i concittadini capiscano che si deve restare a casa. "Quando mio figlio è stato contagiato ho capito che dovevo rinunciare a quella spesa inutile": è solo uno degli slogan scelti. Ma c'è anche l'evocazione dell'immagine di un padre intubato per colpa di una passeggiata di troppo. O quella di una madre ricoverata a causa di quella corsa a cui qualcuno non ha saputo rinunciare. Insomma: Truzzu ha scelto di "sbattere" in faccia ai cagliaritani quali possono essere le conseguenze dei comportamenti che non rispettano la regola del "dovete stare a casa". La linea è la medesima scelta da chi ha deciso di avviare la campagna di disincentivazione al fumo sui pacchetti di sigarette e tabacco.Se fumi muori, o diventi impotente, o uccidi tuo figlio: questi i segnali, niente di confortante. E le reazioni a Cagliari non si sono fatte attendere.
La spiegazione del sindaco Paolo Truzzu
Tanti, nel vedere quei cartelloni - solo sui social, perché non sono usciti - hanno condiviso la linea. Se la gente non capisce, è la tesi, "a mali estremi, estremi rimedi". Perché se uno va a fare la spesa tre volte al giorno, solo per prendere una boccata d'aria, è vero che rischia di alimentare il contagio. Ma altrettanti hanno aspramente criticato la scelta del sindaco. Si fanno portavoce di questa posizione i consiglieri e le consigliere comunali di opposizione.
"Sono apparsi oggi in città alcuni grandi manifesti firmati dal sindaco di Cagliari sull'emergenza coronavirus Immaginiamo che l'intenzione sia quella di scoraggiare i cittadini dall'uscire di casa in giorni in cui si chiede alle persone di limitare il più possibile i contatti con l'esterno. "Quando hanno portato in ospedale mia madre ho capito che dovevo rinunciare alla corsa" e "Quando hanno intubato mio padre ho ripensato a quella passeggiata che dovevo fare" sono alcune delle scritte sui manifesti. Un messaggio inaccettabile e ingiusto che colpevolizza la cittadinanza", secondo l'opposizione, "che si sta comportando più che egregiamente per la sua maggioranza e in una situazione che chiede dei sacrifici inimmaginabili sino a due mesi fa. Questo è un modo di creare un clima di terrore, irrispettoso anche delle vittime e dei loro familiari. Surreale in una regione dove finora la metà dei contagi è avvenuta negli ospedali. I cittadini non sono deliquenti, in questo momento vanno aiutati e protetti prima di essere controllati. Chiediamo che il sindaco", è l'appello, " che faccia rimuovere immediatamente i manifesti e si faccia promotore di una campagna informativa istituzionale semplice e diretta. I cittadini hanno bisogno di una comunicazione seria e trasparente, non di terrorismo. La cittadinanza di Cagliari non se lo merita".
Slogan duri del sindaco per limitare le uscite a Cagliari, scoppia la polemica
- Redazione