CAGLIARI. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte sbarca a Cagliari. Lo farà in una duplice veste. Quella di docente universitario, che indosserà a palazzo Viceregio dove sarà relatore al convegno “Autonomia e responsabilità nella gestione delle crisi: quali modelli nazionali, europei e internazionali?, organizzato dall'Università di Cagliari, ma anche quella di primo ministro: Conte, sempre in piazza Palazzo, incontrerà i rappresentanti istituzionali locali per fare il punto sul contratto istituzionale di sviluppo dell'area vasta. Potrebbe arrivare l'annuncio di risorse per Cagliari e non solo.
Intanto il numero uno del governo giallorosso deve fare i conti con u'infinità di vertenze aperte tra la Sardegna (e Cagliari) e lo Stato. C'è quella sulle entrate, ma sul suo tavolo sono stati inviati dossier che riguardano il porto canale, l'energia e i trasporti da e per l'isola. E la partita sul prezzo del latte è rimasta in sospeso. Non è certa domani la presenza del presidente della region Christian Solinas. Mentre il sindaco Paolo Truzzu, che ha nuovamente scritto a Conte per chiedere una soluzione definitiva al dramma del Porto Canale, spiega in una nota che "non si conoscono ancora le modalità dell'incontro con Conte. Abbiamo fatto richieste per 500 milioni di euro di investimenti", prosegue il primo cittadino, che aggiunge. "Sono queste le cose che voglio affrontare con il presidente del Consiglio, niente altro. Spero", conclude, che non sia una passerella che di concreto porti poco o niente”.
Si rivolgono a Conte anche il presidente della Camera di commercio di Cagliari, Maurizio De Pascale, e il segretario della Cgil Michele Carrus. "La richiesta fondamentale", spiega De Pascale, "è quella di metter mano subito ad un provvedimento che possa risolvere il contenzioso che ha ormai assunto dei toni e soprattutto prodotto degli effetti terrificanti sull’economia del nostro territorio: quello del Porto Canale, dove non possono essere effettuati investimenti, un’autorità di sistema dei porti di Sardegna che ha dovuto restituire 32 milioni della Regione perché non può spenderli".
Carrus invece annuncia che “i temi che sottoporremo al presidente Conte sono quello dell’energia, dell’industria, delle infrastrutture, trasporti e delle risorse dell’insularità. Per quanto riguarda l’energia abbiamo avuto il primo ok per il passo verso la metanizzazione, bisogna andare avanti, fare i rigassificatori, i depositi costieri e spingere sulle centrali termoelettriche del Sulcis e Porto Torres. È necessario sbloccare i cantieri delle opere pubbliche e bisogna realizzare una nuova politica di continuità aerea e marittima, abbiamo bisogno che lo stato ci restituisca i soldi degli accantonamenti, ma anche misure di intervento legate alla nostra insularità”.