CAGLIARI. Giovanni Vacca, 43 anni di Sarroch. Mario Mallus, 80 anni sono i nomi dei bracconieri arrestati questa mattina dagli uomini del Corpo Forestale regionale nell'ambito di un'inchiesta che ha portato alla luce non solo una rete di cacciatori di frodo, ma anche la loro volontà di uccidere alcuni Forestali che stavano indagando sulle loro attività (QUI LA NOTIZIA). Con loro in manette anche Salvatore Caboni, 60 anni, accusato di detenzione illegale di armi. Vacca è nel carcere di Uta, gli altri due ai domiciliari.
L'indagine era partita per scoprire l'identità dei bracconieri che con trappole e tubi fucile infestavano i monti di Sarroch e Monte Nieddu. Gli indizi hanno portato a dare un nome ai primi sospettati. Sono scattate le perquisizioni. E si è scoperto che Giovanni Vacca era il fabbricatore e venditore dei pericolosissimi tubi fucile che mietono vittime tra le prede nelle foreste del Sulcis. Almeno sei, secondo gli inquirenti, le compravendite perfezionate. In più è emerso che gli appartenenti al gruppo (in tutto gli indagati iscritti nel fascicolo del pm Alessandro Pili sono sette) appiccavano incendi in territori di pianura, soprattutto in agri di Villa San Pietro, per costringere i soccorsi a concentrarsi sullo spegnimento e a non battere le loro zone di caccia.
Sono scattate le prime perquisizioni. E gli indagati non l'hanno presa bene. Dalle conversazioni intercettate al telefono e in ambientale tra Mallus e Vacca sarebbe emerso che progettavano di colpire i Forestali che indagavano su di loro. Erano pronti a sparare mentre gli agenti sarebbero intervenuti per spegnere un incendio che loro stessi avrebbero appiccato. E si trattava di molto più di una spacconata. Tanto che il Gip ha riconosciuto la necessità di procedere con l'arresto, avvenuto questa mattina in un'operazione partita all'alba e coordinata dal comandante Ugo Calledda. Gli altri indagati sono i fratelli Luciano Caboni, nato a Sarroch nel 1952, e Tarcisio del 1955, Giovanni Pinna, nato a Sarroch nel 1950, Angelo Soddu, nato a Villa San Pietro nel 1950. Salvatore Caboni, nato a Cagliari 60 anni fa, è finito agli arresti domiciliari per detenzione illegale di armi.