CAGLIARI. Stavano pianificando l'omicidio di un Forestale. A un altro avevano intenzione di fargli saltare in aria la casa. È un gruppo criminale di bracconieri quello sgominato dagli uomini del Corpo Forestale guidati dal comandante Ugo Calledda: tre gli arrestati (uno in carcere e due ai domiciliari) in un'inchiesta che vede in tutto nove nomi iscritti nel registro degli indagati del pm Alessandro Pili. I coinvolti sono tutti di Sarroch e Villa San Pietro.
Il loro territorio di caccia clandestina era Monte Nieddu. L'indagine dei Forestali era partita, come tante altre, con l'intento di identificare i bracconieri che infestano i monti del Sulcis. Nelle scorse settimane sono scattate delle perquisizioni. Il lavoro investigativo aveva dato i suoi frutti. Era emerso che alcuni incendi appiccati nella zona, sulle pianure, erano serviti per distogliere l'attenzione dalle montagne, dove il bracconaggio prolifera. Era stato identificato anche l'uomo che fabbricava e vendeva i pericolosi tubi-fucile che vengono utilizzati per abbattere le prede. Un bel colpo per chi conduce le indagini.
Un brutto colpo per i bracconieri, che avevano deciso di vendicarsi. Tutti i sospettati sono stati messi sotto controllo. Come i loro telefoni. E dalle intercettazioni è emerso che era in coso la pianificazione dell'omicidio di uno degli uomini in divisa che aveva effettuato le perquisizioni. I bracconieri avevano raccolto informazioni dettagliate su dove abita, che auto ha, quali siano le sue abitudini. In programma anche un attentato contro l'abitazione di un altro forestale.
Gli arresti si sono resi necessari per bloccare sul nascere il piano assassino. In corso da questa mattina le perquisizioni a carico di tutti i coinvolti.
Pianificavano l'omicidio di un Forestale e appiccavano roghi: bracconieri arrestati
- Redazione