CAGLIARI. Radiata. E questa volta il verdetto è definitivo. Gabriella Mereu non fa più parte dell'ordine dei medici. La dottoressa miracolosa, la donna che con la terapia verbale diceva di curare i tumori con una chiacchiera e di guarire i paraplegici con la formula "tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino".
Una paziente colpita da stitichezza da settimane curata con una battuta ironica: si è sbloccata, dice
La stessa santona che insultava gli epilettici perché convinta fossero esibizionisti. La stessa, ancora, che per i dolori tipicamente femminili consigliava di inserire una medaglietta della Madonna nella vagina. O, ancora, sconsigliava l'uso dei farmaci per combattere il cancro. Teneva conferenze in tutta Italia (a pagamento) e garantiva visite private (a pagamento). Lei, proprio lei: la commissione ministeriale per gli esercenti le professioni sanitarie ha respinto il suo ricorso contro la radiazione già decretata dall'ordine dei medici della Sardegna. Bocciata, respinta. A dare l'annuncio è la stessa Mereu, con un post nel gruppo chiuso sulla terapia verbale, al sua dottrina: per guarire dai peggiori mali, è la sua tesi, basta la parola. Parla di "inquisizione", la ex dottoressa, e aggiunge: "Miei colleghi che hanno torturato, ucciso , usato pazienti come cavie farmacologiche, come si apprende dalle cronache, non hanno subito il massimo della pena, che è la radiazione, come l'ho subita io che invece non ho fatto del male a nessuno né mai potrei essere pericolosa per alcuno". Ecco cosa scrive.