ORGOSOLO. “Il canto a tenore è un’espressione di quattro persone che cantano insieme: solista, bassu, mesu boghe, e contra. Il solista canta una poesia, gli dà una melodia, un’interpretazione personale, una nota chiave, e il tenore risponde all’accordo”. Comincia così, con la semplice definizione dei cantori orgolesi Franco Davoli e Antonio Garippa, “A bolu”, docufilm sul canto a tenore diretto da Davide Melis, scritto con Sebastiano Pilosu e prodotto dalla società cagliaritana Karel.
Il film, presentato in anteprima nazionale il 1 giugno a Monselice per la mostra del cinema documentario Etnofest, sarà proiettato al pubblico per la prima volta in Sardegna a Orgosolo venerdì 26 luglio alle 21.30 all'Auditorium comunale di piazza Caduti in guerra. Alla serata saranno presenti regista, autori e produzione.
Una proiezione particolare, quella nel centro barbaricino: è proprio qui che, sette anni fa in occasione delle riprese di un altro docufilm, i produttori e il regista hanno avuto modo di conoscere e approfondire mondo del canto a tenore e i suoi protagonisti.
Il film, presentato in anteprima nazionale il 1 giugno a Monselice per la mostra del cinema documentario Etnofest, sarà proiettato al pubblico per la prima volta in Sardegna a Orgosolo venerdì 26 luglio alle 21.30 all'Auditorium comunale di piazza Caduti in guerra. Alla serata saranno presenti regista, autori e produzione.
Una proiezione particolare, quella nel centro barbaricino: è proprio qui che, sette anni fa in occasione delle riprese di un altro docufilm, i produttori e il regista hanno avuto modo di conoscere e approfondire mondo del canto a tenore e i suoi protagonisti.
“Solo dopo l'incontro con Franco Davoli e il Tenore Supramonte di Orgosolo e, poco dopo, con Sebastiano Pilosu, oggi consulente e coautore del docufilm, ho avuto modo di conoscere questo mondo dall’interno – così Davide Melis - scoprendo come il canto a tenore non sia mera rappresentazione folcloristica, o riproposizione di tradizioni ormai scomparse, ma una pratica viva, capace di raccontare (ed essere) una realtà sociale e culturale in continua evoluzione”. “Orgosolo significa storia e sostanza del tenore, qualità e passione del canto oltre a un grande numero di cantori – sottolinea Sebastiano Pilosu, direttore artistico e scientifico del docufilm – Orgosolo poi festeggia quest'anno i 50 anni di Pratobello, una delle pagine più belle della storia sarda, e il Tenore Supramonte canta nel film “Sa lota de Pratobello” di Peppino Marotto, una poesia, un racconto, un quadro”.
Realizzato grazie a un contributo sul bando IdentityLAB dell’Assessorato regionale alla Cultura della Regione Sardegna e in collaborazione con Sardegna Film Commission, “A bolu” è stato creato come un racconto corale nato direttamente dalla voce dei suoi protagonisti, uomini e ragazzi di tutta la Sardegna che lo hanno ereditato, lo praticano e lo tengono vivo ogni giorno, soprattutto lontano dai grandi palchi e dalle esibizioni di spettacolo.
Tra i tenores coinvolti nel film ci sono, in ordine di apparizione, Su Hussertu di Mamoiada, Su Cuntratu di Seneghe, Santa Maria di Ottana, Sa Niera di Pattada, Nunnale di Orune, Santu Pretu di Loculi, Santa Caterina di Dorgali, il tenore Supramonte di Orgosolo e Santa Rosulia di Benetutti. Compaiono, inoltre, il Cuntratu Santa Maria di Seneghe, Sant’Elena di Dorgali e Sos Isteddos di Pattada. A tutti loro il ruolo di testimoni del canto, considerato oggi tra le espressioni artistiche più autentiche e antiche in Sardegna e che nel 2005 è stato inserito nella lista dei capolavori immateriali dell’Unesco. Un patrimonio, quello sul canto a tenore, che è anche un patrimonio di versi e poesia: grazie alle voci dei cantori rivivono i testi di Peppino Marotto, Luca Cubeddu, Paulicu Mossa, Peppino Mereu, Raimondo Piras e tanti altri.
Il film, della durata di 100 minuti, è interamente girato a risoluzione superiore al 4K e finalizzato in 4K 2.40:1. Le registrazioni sono effettuate in presa diretta. La regia e il montaggio sono di Davide Melis, la direzione scientifica e artistica è curata da Sebastiano Pilosu, la fotografia è di Luca Melis, operatori di camera Luca Melis e Maurizio Abis, l’aiuto regia è Emanuel Cossu. Il sound design è stato realizzato da Marco Rocca.
Il progetto è realizzato in collaborazione con l'Associazione Tenores Sardegna, con la società di servizi informatici Arionline e la Fondazione Sardegna Film Commission. Partner tecnico Bibigula di Maurizio Abis, media partner YouTg e Tv dei Comuni.