MILANO. Resta indagato, ma non è stato Marco Carta a rubare le magliette alla Rinascente di Milano. Un venerdì davvero nero il black friday per il cantante cagliaritano, arrestato e poi rilasciato dopo il processo per direttissima celebrato per il furto di sei magliette per un valore di 1200 euro che sarebbe stato invece perpetrato dalla donna di 53 anni che era con lui. Carta ha parlato subito dopo il processo e poi in serata, a freddo, affida a Instagram il suo stato d'animo-
Ecco cosa ha scritto.
Un vecchio proverbio diceva "male non fare, paura non avere". Ho continuato a ripetermelo in attesa di vedere il magistrato e ho fatto bene a ripetermelo e ad aver fiducia nella magistratura che ha riconosciuto la mia totale estraneità ai fatti. Sono molto scosso in questo momento e spero e mi auguro con tutto il cuore che la stampa e il web diano alla notizia della mia estraneità al reato di furto aggravato la stessa rilevanza che hanno dato all'arresto. In questi casi quando sai di essere ingiustamente accusato pensi alla tua famiglia e alle persone a te care che leggono notizie e si allarmano e soffrono inutilmente. Vi prego di restituire a loro la serenità che meritano. Sono una persona onesta e certamente non rubo. Grazie ancora e spero mi aiutiate per me e per loro a fare chiarezza.
Marco Carta: "Penso a chi mi è caro, io non rubo: ditelo chiaro"
- Redazione