CAGLIARI. "Chiamare l'aborto un diritto della donna è come chiamare la lapidazione femminile un diritto dell'uomo". È solo uno dei pensieri condivisi (pubblicamente) sul suo profilo Facebook da Alessandro Murenu, il cardiochirurgo candidato a sindaco di Cagliari per i Cinquestelle. Il post risale ad appena un mese fa, quando ancora (forse) non si aspettava di essere scelto dal Movimento per tentare la scalata verso il Municipio di via Roma. Ma quei pensieri sono rimasti lì, sul suo profilo, visibili a tutti e inequivocabili sulle sue posizioni. Parla anche di migranti il candidato sindaco, non nascondendo di apprezzare evidentemente le politiche salviniane: "Tutti coloro che prendono il Vangelo in mano per criticare le politiche sull'immigrazione, tutti coloro che lo prendono in mano per criticare il lusso della Chiesa sono invitati a prenderlo in mano anche quando si parla di aborto, eutanasia, matrimonio ecc".
E proprio sul matrimonio, tra i vari post, ce n'è anche uno in cui il candidato chiarisce apertamente la sua contrarietà alle unioni omosessuali: "Non possono essere ritenute omogenee al matrimonio", si legge nel pensiero, in cui viene elogiato il ministro Fontana.