CAGLIARI. Sono circa 70 i lavoratori che si trovano davanti a Villa Devoto in attesa dell’esito dell’incontro che è in corso tra il presidente della Regione Christian Solinas e i manager di Alitalia e Air Italy iniziato verso le 15,30. L’obiettivo dell’incontro è quello di trovare un accordo sulla continuità territoriale aerea su Olbia. E se da una parte c’è la preoccupazione per i circa 600 posti di lavoro in bilico, dall’altra si pensa all’indotto. A gennaio Alitalia si era aggiudicata il bando della Giunta Pigliaru per i collegamenti di Olbia, a metà marzo invece Air Italy aveva accettato di garantire i collegamenti senza compensazioni economiche, quindi senza l’aiuto della Regione.
Dopo pochi giorni è arrivato l’annuncio da parte di Alitalia che ha deciso di volare senza i contributi. Un danno secondo Air Italy che ha quindi deciso di ritirarsi e quindi di lasciare la Sardegna. “Oggi combattiamo accanto alla nostra azienda”, ha detto Bruna Arras, che lavora nel settore manutenzioni di Air Italy da 30 anni, “Air Italy deve stare a Olbia, le forze politiche mostrano una situazione di disinteresse e abbandono”. “Abbiamo fiducia”, ha aggiunto Nicola Contini, pilota di Air Italy da 23 anni, “le forze politiche hanno espresso la loro proposta per cancellare la vecchia continuità territoriale e rimettere in piedi come già fatto, per gli aeroporti di Alghero e Cagliari”.