CAGLIARI. È il giorno del debutto. Oggi, alle 10, ci sarà la prima seduta del Consiglio regionale, in cui prenderanno posto, con tanto di giuramento, i 60 consiglieri eletti lo scorso febbraio.
Ma la mancata intesa sui nomi della giunta potrebbe far partire già con il piede sbagliato la nuova presidenza. Solinas ha convocato un vertice di maggioranza, alle 8.30: l’estremo tentativo per risolvere il groviglio dell’accordo finale sugli assessorati, che nelle ultime due settimane non ha trovato una soluzione per una serie di veti e di disaccordi tra i vari partiti della coalizione. "Entro le 10 devo formalizzare i decreti di nomina degli assessori", ha scritto Solinas via Whatsapp nella chat dei suoi alleati. La Lega dovrebbe essersi già garantita i tre assessorati di sanità, agricoltura e turismo, Forza Italia invece potrebbe avere le deleghe di bilancio e urbanistica. Ma il vero braccio di ferro è sulla presidenza del Consiglio regionale: lo vogliono entrambi, il Carroccio e gli azzurri di Forza Italia, che contestano lo "strapotere" che avrebbe così la Lega e si dicono anche pronti a non votare da subito il candidato salviniano per la guida dell'aula.
Intanto i malumori arrivano anche da altri alleati di centrodestra. I Riformatori, riuniti ieri, avrebbero minacciato - in caso di mancata soddisfazione delle loro richieste - di non entrare a far parte dell'esecutivo. A loro spetterebbe un solo assessorato, e non certo la sanità (come avrebbero voluto). Ma il rischio che i malcontenti di questo e degli altri piccoli partiti, come l'Udc, affossino in partenza la costituzione della nuova giunta è alto.