Il servizio sui raid contro le autocisterne in Sardegna
CAGLIARI. Quattro autocisterne per il trasporto del latte assaltate da uomini armati nel giro di due settimane: una solo svuotata, le altre date alle fiamme. Orune, Nule, Irgoli e ieri a Torralba, sempre con la stessa modalità: autista costretto a scendere sotto la minaccia di fucili e pistole e mezzo in balia dei criminali, dato alle fiamme tre volte su quattro. Nell'ultimo episodio alla guida c'era un giovane, Francesco Lai, 27 anni. "Non ti ammazziamo perché sei un ragazzo, ma la prossima volta ci scappa il morto", gli hanno detto i banditi mentre il camion bruciava. Era diretto al caseificio dei Fratelli Pinna a Thiesi.
Nonostante il verbale di accordo sul prezzo del latte sottoscritto a Sassari venerdì, a causa di queste incursioni criminali resta altissima la tensione sulle strade sarde. Gli autisti sono preoccupati, soci di cooperative e proprietari dei caseifici sono preoccupati. Tanto le autocisterne del latte viaggiano scortate: al seguito ci sono auto di carabinieri e polizia, che pattugiano la rete viaria, ma anche vigilantes a bordo di auto con contrassegni ben visibili.