CAGLIARI. A rilento, ma lo spoglio delle schede è iniziato. Verso la fine della mattinata, anche prima della conclusione dello scrutinio, potrebbe già conoscersi il nome del presidente della Regione che è stato scelto dai 790.347 elettori (il 53,75% degli aventi diritto) che il 24 febbraio hanno espresso la loro preferenza. Se i tempi dovessero allungarsi aumenterebbero le speranze del candidato di centrosinistra Massimo Zedda. Che stando agli exit poll realizzati dalla Rai, resi pubblici nell'immediatezza della chiusura dei seggi, veniva dato a un'incollatura rispetto all'avversario di centrodestra Christian Solinas.
La vera incognita viene dal voto disgiunto: sempre stando agli exit poll è netto il divario tra liste di centrodestra e di centrosinistra, con le prime nettamente sopra.
Al terzo posto, ma con un distacco importante, l'avversario del Movimento 5 Stelle Francesco Desogus. Tra il 7 e l'11% tutte le altre liste. Tre indipendentiste (Sardi Liberi di Mauro Pili, Partito dei Sardi di Paolo Maninchedda e Andrea Murgia di Autodeterminaztione) e una di sinistra (Vindice Lecis).
I segretari di seggio sono al lavoro dalle 7, ma è stato necessario svolgere tutte le operazioni preliminari prima di iniziare ad aprire tutte le schede e procedere con il conteggio.
Regionali in Sardegna, il giorno della verità: incognita voto disgiunto
- Redazione