CAGLIARI. Una soluzione stabile, per far risalire gradualmente il prezzo del latte: il pecorino che non verrà venduto a meno di 6 euro al chilo e un prezzo per la materia prima che inizialmente verrà pagato 70 centesimi al litro, in attesa che la prima manovra faccia risalire il prezzo fino all'agognato limite dell'euro più Iva. Queste, in sintesi, le cifre al centro della trattativa in corso in Prefettura, a Cagliari, dove sotto la "direzione" del ministro dell'Economia Gian Marco Centinaio si sta svolgendo l'incontro fra industriali del latte, associazioni di pastori e rappresentanti del mondo delle campagne. "Gradualità" è la parola d'ordine, come spiega Luca Sanna di Confagricoltura.
La manovra sul prezzo, ovviamente, verrebbe accompagnata dai 43 milioni messi in campo da governo, Regione e Sfirs per ritirare le produzioni in eccedenza del pecorino romano, come emerso durante l'incontro di due giorni da con il vicepremier Matteo Salvini.
La proposta è al vaglio di tutte le parti in causa.