CAGLIARI. L'incontro in Prefettura a Cagliari era stato convocato per la presentazione di piano di sviluppo per la Sardegna. Ma la visita del presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stata catalizzata dalla protesta dei pastori per il prezzo del latte: “In questo momento abbiamo una data che è il 21 febbraio alle 11.30, un tavolo istituzionale di filiera al ministero del Lavoro al quale parteciperanno anche i rappresentanti dei pastori", ha spiegato il premier ai cronisti, " Ma da domani mattina, insieme al ministro all'Agricoltura Gin Marco Centinaio, studieremo misure per sopperire a quella che è l’urgenza, cioè il surplus di prodotto e quel divario di ricompensa che non soddisfa i pastori. Ci rendiamo conto che è un’urgenza, ma l’abbiamo detto anche ai pastori: c’è un problema di vincoli europei, non possiamo intervenire con aiuti di Stato e dobbiamo studiare la misura più idonea per venire incontro alle legittime ragioni dei pastori sardi. Ogni protesta è legittima ma confidiamo che non sfoci in manifestazioni violente”.
Il presidente del consiglio legastellato ha voluto poi tornare sull'argomento principale della sua venuta in Sardegna: “Confidiamo che possano nascere degli ottimi progetti strategici cantierabili e che quindi l’economia locale possa essere rilanciata”, ha detto alla fine dell'incontro con sindaci e associazioni di categoria. L'obiettivo dell'esecutivo è quello di trasformare la Sardegna nella prima regione alimentata dalle fonti rinnovabili. Non sono mancate però le polemiche da parte dei primi cittadini. “È stato presentato un contratto di sviluppo di un progetto ampio”, ha detto Mauro Usai, sindaco di Iglesias, “sarebbe stato necessario approfondire, non si è parlato di dotazione economica. Ha parlato solo di sostenibilità economica e ambientale”. Secondo il primo cittadino di Quartu Stefano Delunas invece è stato “un incontro che ci fa ben sperare, il meccanismo è un po’ come il patto per il sud e il patto per Cagliari”.