CAGLIARI. Tirrenia-Moby da ridimensionare. Metano e carbone per l'energia? Da eliminare. Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli sbarca in Sardegna e affiancato dal candidato governatore Francesco Desogus e da quello alle suppletive di Cagliari Luca Caschili, dall'aeroporto di Elmas promette interventi "che quelli bravi in politica finora non hanno attuato". Punta subito sui trasporti interni, parlando di "190 milioni già stanziati per la rete ferroviaria in Sardegna. Si avrà un treno fra Nuoro e Olbia".
Obbligato il passaggio sulla continuità territoriale. Quella aerea: "Con il bando appena aggiudicato andiamo verso tre anni di stabilità, sperando che la Regione abbia dato dei numeri corretti". Poi il mare, con la bordata contro Tirrenia-Moby di Vincenzo Onorato: "Siamo stanchi del monopolio di Tirrenia, usa soldi pubblici per far schizzare i prezzi. Inaccettabile. I tecnici stanno già scrivendo la nuova gara. Ho ereditato convenzioni in tutti gli ambiti che avvantaggiano chi se le vede assegnate. Noi vogliamo più vantaggi per gli utenti. E vogliamo una continuità delle merci, per rilanciare l'economia sarda".
Toninelli ribadisce la sua contrarietà verso la realizzazione della dorsale che dovrebbe portare il metano in Sardegna. "Il futuro è fatto di decarbonizzazione e defossilizzazione. L'economia sarda vivrà sulle fonti rinnovabili". Ma solo ieri il ministro dell'Interno Matteo Salvini si è detto favorevole. Problema nel governo? "Fa fede il contratto, lì è tutto nero su bianco", ha tagliato corto Toninelli.
Toninelli in Sardegna: "Tirrenia usa soldi pubblici per far schizzare i prezzi: basta"
- Redazione