CAGLIARI. Adescamento online di tre bambini a Cagliari, di chi è la colpa? Se lo chiede Luca Pisano, referente sardo dell'Osservatorio Cybercrime. Che però aggiunge un'altra questione: "Quali pene per i genitori? Se fossimo in un paese civile, caratterizzato dalla logica e dalla razionalità, dovremmo chiedere, accanto all’indagine penale sull’adescatore, indagini e provvedimenti civili (procura e tribunale per i minorenni) sui genitori dei bambini, vittime di un grave reato ma anche della deficitaria capacità genitoriale". La riflessione arriva a seguito della notizia dell'individuazione a Cagliari di un pedofilo che insidiava i più piccoli attraverso la chat di un gioco online (qui la notizia). Le immagini trovate sul suo pc erano terribili: c'erano anche bambini decapitati.
Questo il pensiero di Pisano.
Premesso che la magistratura deve ancora compiere i necessari accertamenti sulla dinamica dell’adescamento di tre bambini tramite Fortinite (videogioco) e whatsapp, non mi pare che la responsabilità di quanto è accaduto sia esclusivamente dell’indagato (il ragazzo di 28 anni).
Se porto un bambino in autostrada e lo lascio solo in un’area di sosta, devo poi accettare il rischio che possa essere investito da un camion, nonostante l’educazione precedentemente impartita in tema di prevenzione di possibili incidenti.Ciò che i genitori non vogliono capire è che i bambini non hanno un funzionamento cognitivo adeguato per usare i cellulari, in quanto sono fortemente deficitari del funzionamento astratto e quindi della capacità di anticipare le conseguenze delle proprie azioni e di prevedere i pericoli.
L’educazione non può accelerare i tempi fisiologici della crescita e ogni volta che si cerca di adultizzare un bambino lo si pone in una condizione di rischio.Se per l’adescatore qualcuno propone la pena di morte o la castrazione chimica, per tutti i genitori che regalano smartphone ai bambini e videogiochi che permettono, connettendosi online, di interagire con sconosciuti, che cosa si dovrebbe chiedere?
Se fossimo in un paese civile, caratterizzato dalla logica e dalla razionalità, dovremmo chiedere, accanto all’indagine penale sull’adescatore, indagini e provvedimenti civili (procura e tribunale per i minorenni) sui genitori dei bambini, vittime di un grave reato ma anche della deficitaria capacità genitoriale.
La responsabilità di questo ennesimo adescamento è inoltre dei nostri politici che non hanno ancora previsto una norma penale che sanzioni i genitori che regalano smartphone ai bambini o videogiochi inadeguati, come Fortinite, che ha infatti PEGI 12.
"Cagliari, bambini adescati da un pedofilo online: pene anche per i genitori"
- Redazione