CAGLIARI. "Il segretario regionale del Pd finge di non sapere che, il segretario nazionale del Partito Sardo d’Azione, Christian Solinas, è stato indicato, quale candidato alla carica di presidente della Regione, in Sardegna. A Barumini, precisamente, da tutte le forze politiche che costituiscono la coalizione di centrodestra, civica e sardista". Così i sardisti, con il nuovo presidente Antonio Moro, replicano al segretario del Pd sardo, Emanuele Cani, che ha definito "una vergogna per la Sardegna" la candidatura di Christian Solinas a governatore del centrodestra ("non esiste che un ministro come Salvini venga qui e dica chi deve essere candidato").
"Al reggente democratico - aggiunge Moro - è altrettanto noto che, il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso della sua recente visita a Cagliari, ha partecipato (fatto questo per nulla usuale per i dirigenti romani ai cui comandi Cani risponde) alla riunione della coalizione, per comunicare la sua decisione di non proporre alcun nome, per la candidatura alla presidenza della regione sarda, ma di sostenere ed indicare il candidato individuato dalle forze politiche sarde e gradito ai sardi".
"Non resta dunque - conclude il presidente del Psd'Az - che ricordare a Cani che di vergognoso, in Sardegna, oltre ai risultati del governo regionale che il suo partito ancora sostiene, c’è solo il modo in cui il Pd individua il candidato alla presidenza della Regione. Infatti, pur avendo scritto nello statuto del partito che servono le primarie, Cani e suoi sodali si affrettano a rinnegarle, più di quanto abbiano fatto nel 2013, quando, dopo averle svolte, si sono adoperati con ogni mezzo per vanificarne il risultato e per mortificare la vincitrice di allora".
Psd'Az-Pd, scintille verso il voto: "Solinas indicato da tutta la coalizione"
- Redazione