La lettera del Cocer
CAGLIARI. Le attività turistiche nel paradiso della spiaggia di Porto Tramatzu, a Teulada? Andrebbero "a discapito del benessere del personale militare e delle loro famiglie". E la chiusura dello stabilimento riservato a soldati e loro parenti - un'esclusiva con acque cristalline e panorama mozzafiato - considerato "unico organismo di protezione sociale nell'area" genererebbe tra "il personale militare e le rispettive famiglie un diffuso sentimento di disagio e incertezza". Quindi no alla restituzione ai civili e alla dismissione della servitù, come prevederebbe l'intesa firmato tre Regione e ministero della Difesa nel dicembre del 2017.
Così si esprime il Cocer, una sorta di sindacato di rappresentanza dei militari, in una lettera firmata il 19 settembre dal generale Francesco Paolo Ceravolo: non vuole, l'alto ufficiale, che lo stabilimento esclusivo - nel senso che chi non indossa una divida non ci può entrare - venga smantellato in favore della realizzazione delle attività turistiche. Perché questo creerebbe disagio a chi, per decenni, ha avuto quella spiaggia meravigliosa tutta per sé: i militari, che lo considerano un punto ricreativo da frequentare dopo le fatiche all'interno del poligono di Teulada, lì accanto. Insomma: no al turismo a cinque stelle, sì a quello per le stellette. Ne va "del benessere del personale militare".
Le acque cristalline di Porto Tramatzu a Teulada