CAGLIARI. Il sardo Pierluigi "Luisi" Caria è accusato di associazione finalizzata al terrorismo: per questo nei suoi confronti la Digos di Nuoro, su ordine della Direzione antiterrorismo della Procura di Cagliari, ha effettuato delle perquisizioni. Al diffondersi della notizia (qui la prima) in favore del giovane si è scatenata una gigantesca ondata di solidarietà (qui la notizia) soprattutto da parte del mondo indipendentista sardo. Ma di cosa è accusato Caria?
Stando a quel poco che trapela, per ora, si sa solo che avrebbe partecipato alle associazioni Unità di Protezione del Popolo (Yekìneyên Parastina Gel - YPG) e International Freedom Battallion (IFB). La prima in Kurdistan e la seconda in Siria: entrambe le formazioni si sono schierate contro Daesh, i terroristi dell'Isis. E allora perché l'accusa di terrorismo colpisce chi li ha combattuti? A Caria, per la sua attività, viene contestata la violazione dell'articolo 270 bis del codice penale, che recita: "Chiunque promuove, costituisce, organizza, dirige o finanzia associazioni che si propongono il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico è punito con la reclusione da sette a quindici anni". Forse per capire di più sarà necessario leggere le carte dell'inchiesta.
Intanto al polizia di Stato ha diffuso un video, a corredo della notizia dell'inchiesta a carico di Caria. Non aiuta a capire molto di più. Nel primo blocco di immagini c'è un posto che sembra essere un impianto sportivo, forse in Siria o in Kurdistan, dove son radunate delle persone. In primo piano l'adesivo noto in Sardegna: "A foras sa Nato", quello contro le basi militari. Poi si vedono delle persone che marciano e cantano uno slogan. Subito dopo il logo dell'International Freedom battallion, le brigate internazionali composte da ragazzi, che sulle orme di coloro che andarono in Spagna a contrastare il regime facista di Franco, si sono radunati per combatere l'Isis. Alla fine la foto che avrebbe "incastrato" Caria: la bandiera dei quattro mori che sventola sotto due uomini, uno armato e l'altro col pugno alzato. Uno dei due sarebbe Caria.