CAGLIARI. "Il progetto di Cagliari rientra fra i 24 migliori del bando periferie: non verrà definanziato. Il Governo a guida Lega-5S cancella in un colpo solo centinaia di progetti fondamentali per la qualità delle nostre città, oltre a mesi di lavoro, con una decisione molto grave e in contrasto con ogni logica e principio di continuità amministrativa, ma Cagliari è salva". Sono stati necessari chiarimenti con Roma per portare l'assessore comunale all'Urbanistica Francesca Ghirra ad avere rassicurazioni sull'allarme, lanciato dall'Anci Sardegna, per lo scippo dei fondi destinati alla riqualificazione di Sant'Avendrace (qui la notizia). Il capoluogo sardo si è salvato dalla mannaia solo grazie alla "virtuosità" del progetto.
"Trovo assurdo", prosegue la Ghirra, "che tanti Comuni siano ora messi in difficoltà da una decisione che, anziché andare incontro alle amministrazioni locali e favorire la valorizzazione delle periferie, punta a mettere gli enti locali in posizione reciproca di scontro. La speranza è che con il voto alla Camera si riesca a rimediare a questa scelta che espone i Comuni a danni gravi. In questo quadro preoccupante, tuttavia, stamattina abbiamo avuto rassicurazioni da Roma: Cagliari, essendosi posizionata tra le prime 24 città finanziate, grazie alla grande qualità della proposta presentata con la fondamentale collaborazione delle Università di Cagliari (#DICAAR) e Sassari (#DADU), non rientra tra i Comuni definanziati. Serve ricordare che il progetto complessivo con cui abbiamo vinto il bando - dal valore di circa 27 milioni (di cui 18 ottenuti dal Governo) - prevede un intervento integrato per la riqualificazione e la sicurezza nel quartiere #SantAvendrace, esposto a situazioni di marginalità economica e sociale, degrado e carenza di servizi. Il quartiere ha rilevanza strategica perché costituisce una delle porta di accesso alla città ed è compreso tra due straordinari comparti paesaggistico-culturali: la laguna di #SantaGilla a Ovest e la necropoli punica di #Tuvixeddu a Est. Obiettivo del progetto è migliorare la qualità della vita del quartiere, attualmente luogo di passaggio, mettendo al centro di tutte le azioni l’accessibilità intesa come diritto di muoversi in sicurezza e di usare i servizi: una rete di percorsi pedonali sicuri, corridoi verdi, piste ciclabili, trasporto pubblico locale, ristabilisce i rapporti con i luoghi a forte valenza naturale e culturale e con nuovi spazi e servizi di qualità per la residenza, lo sport e la socialità".