CAGLIARI. Via i soldi dal bacino del bando periferie per alimentare le casse degli altri enti locali. E Cagliari rischia uno scippo di 18 milioni di euro: soldi destinati al grande piani di riqualificazione di Sant'Avendrace. La decisione è del governo legastellato, che nel decreto Milleproroghe ha inserito l'emendamento beffa che dirotta i soldi. Non stanno meglio di Cagliari Nuoro, Oristano e Sassari: anche loro come il capoluogo avevano firmato con il precedente governo di Paolo Gentiloni un patto per l'utilizzo dei fondi. In ballo 64 milioni totali, solo di finanziamento pubblico. Ai quali vanno aggiunte altre risorse private.
La presentazione in Regione dei contenuti dell'accordo
Il progetto a rischio per Cagliari prevede: la riqualificazione dell’asse urbano Viale Sant’Avendrace-via Po e del sistema di connessioni trasversali tra il quartiere, i servizi e le destinazioni di valore del contesto; la realizzazione di un parco sportivo ed educativo nell’area compresa tra il parco ferroviario e la laguna di Santa Gilla; la costruzione di un complesso di social housing e di edilizia residenziale pubblica nell’area produttiva dell’Ex Mattatoio comunale di via Po.
"Si toglie ai vincitori del Bando periferie che avevano già firmato gli accordi con la Presidenza del Consiglio per redistribuire al resto degli enti locali. È un metodo rozzo per mettere alcuni comuni contro gli altri", attacca il presidente dell'Anci Sardegna Emiliano Deiana, "Noi siamo naturalmente favorevoli a integrare i fondi per i comuni - ai soli comuni sardi mancano 300 milioni - ma le coperture non possono essere sottratte a progetti già finanziati. A settembre il Decreto Milleproroghe arriva alla Camera. Credo che bisogna correggere la stortura: confermare i soldi del Bando Periferie e aumentare le dotazioni per tutti gli altri comuni. Sono certo che i parlamentari sardi difenderanno i fondi già stanziati per Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano e che valgono, nel complesso, 118 milioni di euro. Naturalmente pare di capire che gli avanzamenti delle fasi progettuali mettono già oggi al sicuro una parte di quelle risorse per merito delle amministrazioni".