In questi mesi, decine di migliaia di cartelle esattoriali comunali sono state recapitate ai cittadini cagliaritani, con maggiori accertamenti TARI, TARSU e TARES, collegati alle nuove informazioni catastali in possesso dell'Agenzia delle Entrate. Molte di queste cartelle contengono errori materiali che devono essere contestati entro 60 giorni dalla ricezione dell'atto". Lo segnalano i consiglieri comunali dei Riformatori Giorgio Angius e Raffaele Onnis che hanno rivolto un'interrogazione urgente al sindaco di Cagliari.
"Le cartelle vengono sovente recapitate a cittadini anziani che, per dimostrare eventuali errori da parte del Comune, sarebbero spesso costretti a sostenere spese legali e di certificazione tecnica superiori alla stessa entità del tributo che viene contestato - denunciano Angius e Onnis - mentre i maggiori importi richiesti si riferiscono alle annualità dal 2011 al 2016 e sono accompagnati da sanzioni per ciascun anno contributivo che spesso raddoppiano l'entità del nuovo accertamento".
"Il ritardo di cinque anni nella segnalazione dell'eventuale errore non può certo essere addebitato al cittadino -concludono i due consiglieri dei Riformatori - per cui appare del tutto evidente che l'amministrazione comunale dovrebbe seguire l'esempio di altri comuni dell'hinterland, quanto meno cancellando le sanzioni per le annualità successive al 2011, sia per un elementare principio di giustizia, che per evitare qualsiasi contenzioso".