CAGLIARI. Potersi immergere completamente nella cultura, nell’arte, nelle tradizioni e nel cibo locale. Esattamente come avviene a Siviglia per il flamenco o Bilbao per le tradizioni basche. È questo lo spirito con cui nasce Sardinian Experince, la prima iniziativa culturale di questo tipo, rivolta ai turisti ma anche ai tanti sardi che vogliono riscoprire le proprie radici, in programma a partire da oggi e per due domeniche in via Roma 257.
"È pazzesco che non ci sia mai stata una possibilità di questo tipo", spiega Federica Picciau, una delle organizzatrici, "per la prima volta i turisti a Cagliari e in Sardegna hanno la possibilità di scoprire le arti tradizionali sarde come mai si è fatto a Cagliari".
Le tradizioni popolari negli ultimi anni hanno riscoperto una nuova vita e identità, anche in centri urbani come Cagliari. "Basti pensare ai suonatori di launeddas, poco meno di dieci a metà degli anni ’80 e oggi più di 300", ricorda Picciau. Tra loro c’è anche Carolina Casula, direttrice artistica di Sardinan Experience e tra le prime suonatrici dello strumento polifonico più antico del Mediterraneo. "Stiamo parlando di arti vive – ricorda – come il ballo sardo, che dopo esser stato ballato per decenni solo sul palco sta finalmente ritornando a prender vita tra il popolo della piazza".