CAGLIARI. Giovedì 12 ottobre prenderà il via, con il primo dei due appuntamenti in calendario, un ciclo di approfondimenti sulla sezione di carte geografiche della Collezione sarda Luigi Piloni. Donata all’Università di Cagliari nel 1980 da Luigi Piloni, studioso e appassionato di arte e di storia della Sardegna, la Collezione consta di circa novecento opere tra cui dipinti, stampe, carte geografiche, manufatti tessili e gioielli.
Esposta a Cagliari nelle sale dell’ex Seminario Tridentino, la raccolta si distingue per un prezioso corpus di carte geografiche per la maggior parte relative alla rappresentazione dell’Isola, datate entro un arco cronologico che va dal XVI al XX secolo. Gli itinerari proposti al pubblico, offriranno, in una prospettiva storica e interdisciplinare, interessanti spunti di riflessione sulle riproduzioni cinquecentesche delle carte tolemaiche, sulla Sardegna seicentesca rappresentata da Giovanni Antonio Magini, per proseguire con la lettura della carta mineraria di Quintino Sella e la tavola illustrata da Vsevolode Nicouline durante il ventennio fascista.L’iniziativa, curata dalla storica dell’arte Michela Buttu e coordinata da Rita Pamela Ladogana, responsabile scientifico della Collezione e ricercatore di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Cagliari, vuole essere un’occasione per valorizzare e promuovere i tesori della Collezione Piloni grazie all’intervento di studenti, laureati e specializzati dell’Ateneo cagliaritano.
Di seguito il calendario degli appuntamenti:
12 ottobre, dalle 17
Alessandro Pilia (laureando in Archeologia e Storia dell’arte)
- Cartografia e rappresentazione dei mostri marini nelle stampe di età moderna
Maria Laura Mongili (Storica dell’arte)
- La Geographia di Tolomeo all’origine della scoperta del Nuovo Mondo e della creazione di un Mondo Nuovo
19 ottobre, dalle 17
Mattia Sanna Montanelli (Archeologo)
- Abbandoni, fondazioni e popolamenti nel Sulcis Iglesiente attraverso alcune carte della Piloni
Michela Buttu (Storica dell’arte)
- La Sardegna ‘Viva’ illustrata da Vsevolod Petrovič Nikulin nell’Imago Italiae di Giovanni De Agostini