CAGLIARI. Un 28enne campano è finito in carcere per le ipotesi di reato di estorsione aggravata e autoriciclaggio commesso a Cagliari ai danni di anziani con la tecnica del “finto carabiniere”.
L'uomo è stato arrestato dalla polizia. Le indagini sono state avviate nei primi giorni del luglio scorso, quando due anziane vittime si erano rivolte alla Polizia raccontando di essere state costrette a cedere denaro e gioielli, per un valore complessivo di oltre 150mila euro, a persone che si erano presentate in casa loro dopo aver ricevuto un contatto telefonico da parte di un finto carabiniere o commissario di polizia.
La tecnica è sempre la stessa: la vittima viene contattata al proprio numero di telefono fisso o al cellulare da una persona, che si presenta come un soggetto autorevole (avvocato, carabinieri o commissario di polizia) per comunicarle che il proprio figlio ha causato un grave incidente stradale creando lesioni importanti ad un pedone, dietro minaccia di sicura carcerazione dello stesso se non si fosse determinata a cedere i propri averi. La persona anziana, perciò, in preda al panico e ridotta ad uno stato di costrizione psicologica, viene messa di fronte all’ineluttabilità del fatto e all’unica via d’uscita di dare tutto l’oro e i contanti in suo possesso, pur di evitare il carcere al proprio figlio. Mentre la vittima viene trattenuta costantemente al telefono, in modo tale da non poter chiedere aiuto a nessuno, si presenta la persona addetta al prelievo dei beni racimolati, che spesso, anch’ella si presenta come carabiniere, avvocato o comunque collaboratore di chi ha preso contatti con i malcapitati.
Anche in questo caso le due vittime avevano descritto la stessa situazione sporgendo denuncia.
Nel frattempo il giovane era riuscito a lasciare l’Isola e i poliziotti hanno proseguito nell’attività di indagine compiuta anche attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona e passando al setaccio i compro-oro della città, dove il presunto autore del reato si era disfatto di parte dei gioielli estorti, versandoli in cambio di denaro contante.
L'uomo è stato rintracciato in collaborazione con gli investigatori della Squadra Mobile di Napoli, nel suo domicilio nel comune di Afragola ed è stato portato in carcere.