CAGLIARI. "Il sistema di approvvigionamento idrico che continua a basarsi pressoché esclusivamente sul sistema di invasi artificiali, oggi contribuisce ad esporre la nostra regione a una stagione estiva in cui si delineano mesi di vere emergenze e di ristrettezze idriche sia per le attività produttive che per gli usi civili. Integrare le acque sotterranee offre un'opportunità unica". A dirlo è l'Ordine dei Geologi della Sardegna che in una nota propongono una soluzione all'emergenza siccità.
"La pianificazione sull’utilizzo della risorsa idrica in Sardegna ha privilegiato, sino ad ora, la realizzazione di bacini artificiali, eppure le acque sotterranee possono rappresentare una risorsa fondamentale per l'approvvigionamento idrico, specialmente in regioni come la Sardegna, dove l'irregolarità delle precipitazioni e le frequenti siccità possono mettere a dura prova il sistema delle dighe", si legge, "In questo contesto, integrare le acque sotterranee con le riserve superficiali offre un'opportunità unica per garantire un approvvigionamento idrico continuo e sostenibile nel tempo".
L’Ordine dei Geologi della Sardegna ribadisce così che una risoluzione al problema "non può ricercarsi in soluzioni improvvisate ed estemporanee", dicono, "condizionate dall’emergenza, ma in programmati studi strategici che consentano, a chi ha il compito di governare l’utilizzo della risorsa idrica, di attivare per tempo e secondo criteri di appurata e verificata sostenibilità, meccanismi di mitigazione dalla siccità che periodicamente interessa la nostra Regione".
"Dissalatori, emungimenti ed usi senza controllo di pozzi o sorgenti senza un’adeguata valutazione tecnica che tenga conto delle portate massime emungibili e dei tempi di ricarica naturale degli acquiferi, espongono le nostre Comunità a potenziali minacce ben superiori ai benefici attesi e, tra queste, l’avanzata del cuneo salino negli acquiferi costieri per emungimenti non correttamente progettati e pianificati e la gestione delle salamoie dei dissalatori molto onerose da smaltire", si legge.
I geologi chiedono poi di partecipare al tavolo: "Il Consiglio dell’Ordine dei Geologi della Sardegna chiede, in relazione all’attivazione del Tavolo strategico concordato dal Presidente della Regione con i Sindaci dei territori coinvolti, di poter essere parte attiva del confronto, al fine di dare un contributo fattivo e costruttivo finalizzato alla codifica di sostenibili e praticabili azioni che permettano di agire con la massima celerità alla incombente mancanza d'acqua".