CAGLIARI. La bolletta dell’acqua media di una famiglia sarda arriva fino a 539 euro, a differenza dei 478 euro nel resto d’Italia. Si parla di un incremento del 4,7% rispetto al 2021.
L’osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, nella giornata mondiale dell’acqua (22 marzo), ha preso in esame le tariffe per il servizio idrico applicate a tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2022, in riferimento ad una famiglia tipo composta da 3 persone per un consumo annuo di 192 mc.
Secondo i dati di Cittadinanzattiva, gli italiani sono quelli che in Europa consumano più acqua in assoluta: 236 litri per persona al giorno contro una media europea di 120 litri.
Per quanto riguarda la Sardegna, Sassari è maglia nera per la dispersione idrica, che raggiunge il 62,9% circa, mentre a Cagliari, Nuoro e Oristano è tra il 52% e il 53%.
Nel resto d'Italia, aumenti in tutti i capoluoghi di provincia, fatta eccezione per Forlì e Cesena che registra una piccola variazione dello 0,6%. L'incremento supera il 20% a Bolzano (+26,3%), Savona (+25,5%) e Trento (+21%). Oltre il 10% in altri dodici capoluoghi, ossia Milano, Belluno, Sondrio, Como, Novara, Verbania, Chieti, Pescara, Pavia, Cremona, Catania, Messina. Frosinone resta in testa alla classifica dei capoluoghi più cari con una spesa media annuale di 883 euro, in aumento del 4,2% rispetto al 2021, mentre Isernia resta la più economica con 174 euro.
Secondo l’osservatorio, con un uso più consapevole dell’acqua, in 150 metri cubi invece di 192 annui, una famiglia risparmierebbe più di 150 euro l’anno.