CAGLIARI. La Sardegna rischia di finire in zona rossa già da lunedì. A condannare l'Isola sarebbe un Rt, che indica la trasmissibilità del virus, salito nell'ultima settimana sopra l'1.25, soglia limite per il passaggio di colore delle regioni. Una comunicazione informale da Roma, stando a quanto trapela, è già arrivata a Villa Devoto, ma si attende la conferma dalla cabina di regia che domani illustrerà i dati dell'ultimo monitoraggio.
Il rischio però è reale e l'Rt in rapida salita potrà determinare il passaggio dell'Isola alle restrizioni più rigide anche nel caso in cui l'incidenza dei casi per 100mila abitanti dovesse essere più bassa del previsto. Tra gli altri fattori ci sarebbe anche il pericolo elevato per i focolai scoppiati nell'Isola nei diversi comuni già in lockdown.
Con il passaggio in zona rossa l'Isola ripiomberebbe nel sistema delle norme più restrittive: si esce di casa solo per lavoro, salute o necessità, chiusi non solo bar e ristoranti ma anche negozi e dovrebbero restare chiusi anche parrucchieri e barbieri (il decreto che prevede le riaperture partirebbe successivamente).
"Credo che oggi il Consiglio regionale debba discutere di questo", attacca Francesco Agus (Progressisti), dopo che la notizia ha iniziato a circolare anche in consiglio regionale, "Abbiamo il diritto di sapere: per intervenire su quanto non sta funzionando nella campagna vaccinale e di prevenzione del contagio e per evitare ulteriori danni alle categorie lavorative coinvolte. Imprenditori e lavoratori che sarebbe immorale informare all’ultimo momento, come già accaduto in passato, del fatto di non poter sollevare la serranda della propria attività".