CAGLIARI. "I comuni 'troppo piccoli'? In Sardegna sono 320 su 377. Non si farà un passo indietro sulla battaglia per la loro esistenza". La dura replica alle parole di Luigi Di Maio arriva dal presidente dell'Anci Sardegna Emiliano Deiana, che - dopo le dichiarazioni rilasciate dal ministro degli Esteri alla festa decennale del M5S - ha reso nota la sua posizione sui social. "Se Di Maio - scrive Deiana - pensa di ricelebrare la funzione funebre delle piccole comunità si scontrerà con una realtà assai più dura di quella che può solo intuire. In Sardegna non si farà un passo indietro sulla battaglia che riguarda il diritto all’esistenza delle comunità più piccole e marginali, sulle rappresentanze istituzionali".
Un attacco diretto in particolare al suo ruolo di ministro degli Esteri: "In queste ore - continua il presidente dell'Anci - dovrebbe avere impegni e preoccupazioni, a partire dalla crisi turca e degli attacchi ai curdi, maggiori rispetto a quelli della organizzazione istituzionale dell’amministrazione locale per le quali le competenze sono in capo ad altri ministeri. Di Maio può dare buona prova di sé cercando di contribuire a frenare gli attacchi di Erdogan, sanzionare la Turchia, proibire alle industrie italiane di vendere armi a un esercito che uccide e umilia un popolo che combatte contro lo jihadismo, invece di accanirsi su altri livelli istituzionali del proprio Paese". E poi il pensiero va al premier Conte e al presidente Mattarella: "Spero che il presidente Conte che nella recente visita a Cagliari ha elogiato l’impegno e la progettualità dei comuni sardi, il Presidente Mattarella che ha sempre difeso, con speciale intelligenza, i sindaci delle comunità piccole, gli alleati di governo e le opposizioni, il presidente di Anci Antonio Decaro riportino il Ministro degli Esteri coi piedi per terra a parlare di cose che realmente conosce e che competono al suo dicastero. Magari, se proprio vuol dare segni di vitalità, il Ministro Di Maio può sollecitare il governo di cui fa parte a emanare i decreti di attuazione della legge sui “piccoli comuni” che ancora, dopo molti mesi nei quali governa, non hanno ancora visto la luce".