PORTOVESME. Stava andando a presentare il suo libro "Compagno T.", non pensava di trovarsi davanti uno spettacolo inquietante: bustoni chiusi, carichi di rifiuti industriali, abbandonati in grande quantità lungo la strada provinciale vicino a Portoscuso, a due passi dalla centrale dell'Enel. Lasciati lì, senza protezioni e controllo. "Andando e tornando da Carloforte per la presentazione di Compagno T", spiega Cristiano Sabino, docente sassarese di storia e filosofia, militante indipendentista di sinistra. "sulla strada provinciale 88 abbiamo trovato questo raccapricciante spettacolo ai bordi della strada proprio nei pressi della centrale dell'Enel". A corredo ci sono le immagini dei sacchi.
"Arrivati a Portovesme",prosegue, "abbiamo visto diversi camion che venivano caricati di sacchi simili a quelli abbandonati sulla strada. I camion venivano caricati da una nave cargo che con tutta probabilità - ci hanno detto gli amici carlofortini - contenevano fumi di acciaieria. Abbiamo chiamato i carabinieri i quali ci hanno detto che probabilmente i due eventi (i sacchi sulla strada e il carico al porto) non sono collegati e che probabilmente quelli abbandonati sulla strada sono i frutti di una bonifica della centrale Enel. Non so cosa pensare, mi chiedo solamente come sia possibile che materiale da bonifica sia lasciato nelle aree di sosta senza essere segnalato".