CAGLIARI. Le offese su Facebook contro i medici del Policlinico che avevano effettuato un intervento sulla madre costano una condanna per diffamazione a una donna cagliaritana. Non c'è stato nemmeno bisogno di un dibattimento: il giudice per le indagini preliminari, su richiesta del pm, ha emesso un decreto penale che affibbia alla donna un'ammenda di 450 euro. Non un capitale, certo, ma in questa fase del giudizio viene ribadito un principio: i social, dove piovono continuamente accuse e insulti, non sono zone franche dal diritto. Anche penale.
I fatti risalgono a dicembre dell'anno scorso. A.F., 47 anni, accompagna al Policlinico la madre per una gastroscopia. Poi su Facebook pubblica le foto del volto dell'anziana: occhi rossi, capillari scoppiati. "Mia mamma trattata come fosse un animale da medici e infermieri", scrive su Fb a corredo dell'immagine. E ancora: "Durante tutta l'operazione mia madre - che non era stata adeguatamente sedata - è rimasta vigile e ha sofferto terribilmente: nonostante le palesi lamentele è stata tenuta ferma da due infermieri in maniera così brutale da riportare forti dolori in tutta la parte alta del corpo, al petto, alle spalle e al braccio sinistro". Poi l'accusa ai medici: "È inaccettabile che questa sia la professionalità, la capacità e l'empatia insegnata a specializzandi e giovani medici". Aggiungeva le iniziali del medico responsabile del reparto in quelle ore.
Medico che, assieme al direttore generale dell'Aou Giorgio Sorrentino, ha deciso di non accettare le accuse. Così era arrivata la querela. Sfociata in un decreto penale di condanna firmato dal gip Cristina Ornano che ha ritenuto esistessero gli estremi della diffamazione: la donna deve pagare 450 euro.
Cagliari, accuse su Fb ai medici del Policlinico: condannata per diffamazione
- Redazione
- News