CAGLIARI. Cagliari è la seconda area metropolitana, preceduta solo da Genova (272,3), per indice di vecchiaia (237,1). Ci sono oltre 2 anziani per ogni giovane. Lo attesta il focus sui territori del rapporto Istat 2024 che offre un’analisi dello stato di salute di province e aree metropolitane. I dati sono stati analizzati dall'Acli Sardegna che ha preso in considerazione anche altri elementi: dall'economia, al sociosanitario, fino alle disuguaglianze.
I dati
L’analisi per cluster delle province italiane per livello di forza economica e relativi indicatori di solidità demografica e di capitale umano mette in evidenza l’area metropolitana di Cagliari, unico territorio del Mezzogiorno nei due cluster caratterizzati da forza economica elevata e buoni indicatori di solidità demografica e capitale umano. In particolare, Cagliari è inserita nel secondo cluster, caratterizzato da una forza economica abbastanza forte, una relativa tenuta demografica della popolazione e capacità di attrarre popolazione sul territorio e buone performance sulla qualità del capitale umano.
Per quanto riguarda la forza economica, l’Area Metropolitana di Cagliari, ma anche la provincia di Sassari, appaiono più vicine alle province del Centro che a quelle del Mezzogiorno, più spesso caratterizzate da valori molti bassi dell’indice. Per quanto riguarda gli indicatori sociali, il confronto tra aree metropolitane fa emergere che nel 2021 l’incidenza standardizzata di morti evitabili è superiore alla media nazionale per tutte le città metropolitane del Sud e delle Isole, con la sola eccezione di quella di Cagliari. Quest’area mostra, inoltre, l’asimmetria di genere più accentuata nella mortalità prevenibile: con 13,8 decessi ogni 10 mila abitanti dovute a morti prevenibili, l’area metropolitana di Cagliari è in linea con la media delle aree metropolitane, ma tale valore è l’effetto congiunto della bassa mortalità femminile (5,9 decessi ogni 10 mila abitanti), la più contenuta tra tutti i territori metropolitani, a fronte di una mortalità maschile in linea con la maggior parte degli altri territori, sebbene superiore a quella delle aree di Bologna, Venezia, Genova e Milano. Per ciò che riguarda le caratteristiche della popolazione over 65, vediamo che l’area metropolitana di Cagliari è la seconda dopo Firenze per percentuale di popolazione con titolo di studio terziario (15,5% Firenze, 13,2% Cagliari) e sesta per percentuale di popolazione over 65 con diploma di secondo grado (24,8%): dei dati positivi che fanno da contraltare ad una serie di dati che fanno emergere delle preoccupazioni.
Cagliari è la seconda area metropolitana, preceduta solo da Genova (272,3), per indice di vecchiaia (237,1), ad indicare che vi sono oltre 2 anziani per ogni giovane, ed è anche l’area metropolitana con il valore inferiore di tassi di pensionamento (82,4%), ma è quarta per tasso di occupazione tra gli over 65 (7,2%, con una percentuale del 10,3 per gli uomini e del 4,8% degli uomini).
“Questi dati in chiaroscuro che si deducono dalle analisi Istat rispecchiano i risultati che emergono dalle indagini condotte dal Crei-Acli e dallo Iares-Acli: a fronte di un’area che ha ancora buoni risultati economici e che tiene dal punto di vista demografico, abbiamo una condizione fragile dal punto di vista sociale, dove le relazioni appaiono più deboli, si registra la quota più elevata di persone che si dichiarano non felici e la sanità ha sofferto più di altri luoghi il Covid e soffre delle disuguaglianze di accesso alle cure”, sottolinea il presidente regionale delle Acli, Mauro Carta. “Sono tutti elementi che vanno approfonditi e tenuti in considerazione, in particolare in questo periodo in cui si va a decidere il futuro prossimo della città”.
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