VILLASIMIUS. La Procura di Cagliari ha aperto un'indagine con l'ipotesi di omicidio colposo sui due sub trovati morti a 100 metri di profondità nel mare di Villasimius. Si sono concluse intanto in tarda mattinata le operazioni di recupero delle salme: i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato a 106 metri di profondità il corpo senza vita del secondo uomo, Stefano Bianchelli. Come ieri, anche oggi l’intervento è stato effettuato con il ROV (Remote Operative Vehicle), il drone subacqueo del Corpo nazionale comandato via cavo dalla superficie e dotato di telecamere e pinze.
I due si erano immersi domenica scorsa per piazzare delle boe di segnalazione del relitto del piroscafo San Marco, affondato nel 1941.
Al momento ci sono solo ipotesi su ciò che potrebbe essere accaduto ai due esperti sommozzatori: la tesi più avvalorata però è che uno abbia avuto un malore e l’altro sia rimasto bloccato nel fondale nel tentativo di soccorrerlo. Fondamentali saranno gli accertamenti necroscopici e l'analisi dei computer da polso che indossavano.