CAGLIARI. "Questa è stata una settimana di merda. E scusate l'italiano. Se sono entrati cento euro è troppo". Sono queste le parole del pescatore professionista Roberto Saba, mentre da una busta estrae tre aragoste. Piccole, troppo piccole per essere vendute e per essere tenute fuori dall'acqua. Sarebbe un delitto, e lui lo sa. Se l'è trovate nelle reti. Ma non le tiene. Va sulle rocce di Marina Piccola per liberarle: "Qualcuno ci si fa anche il sughetto", dice guardandole, "ma non si vergognano?". Nonostante lo scarso guadagno rivendica: "Non sono una carogna. Siamo sardi e siamo pescatori originali, che di queste cose non ne fanno. Tutti hanno diritto di avere un pezzo di pane e di vivere, ma non di uccidere queste cose. Spero che Dio dia loro la forza di diventare grandi", aggiunge mentre le rimette in acqua. Sperando, per il pescatore, che il mare restituisce quello che lui gli dato.