All’Istituto, che opera nel settore del credito allo Sport e alla Cultura e, nell’ambito delle proprie finalità, svolge anche attività di consulenza altamente specialistica in favore di soggetti pubblici e privati, è stato affidato - si legge in una nota - "il coordinamento dell’impostazione del progetto di investimento, al fine di favorire l’eventuale reperimento di risorse finanziarie anche da parte di terzi, in coerenza con i correnti parametri di creazione di valore e sostenibilità ad ampio spettro".
La copertura del fabbisogno finanziario necessario per la realizzazione del nuovo impianto e del progetto di riqualificazione urbana dell’area circostante è stata ipotizzata in un’ottica di partenariato pubblico-privato, "considerando l’intervento di fonti di finanziamento di natura pubblica e di altri investitori qualificati che consentiranno la realizzazione di un’opera, alla quale lavorano Sportium e Manica Architecture, e di cui potrà essere orgogliosa la Sardegna e il suo popolo, ma anche il resto del Paese"
Significativo, stando a quanto riferito dalla società, "sarà l’impatto positivo del Progetto sull’assetto sociale ed economico del territorio interessato, con la riqualificazione e la valorizzazione urbana dell’intera area dello stadio, che consentirà di migliorare la qualità della vita dei cittadini e realizzare un’arena moderna, sostenibile e con un forte tratto identitario della terra che la ospiterà. Sarà rilevante anche l’impatto sul sistema calcio del nostro Paese che, sullo sviluppo di nuovi stadi, si gioca la partita del futuro su quattro direttrici: il servizio ai suoi Tifosi, il miglioramento del prodotto, la sostenibilità finanziaria dei Club e la loro competitività a livello internazionale".