CAGLIARI. Il campionato di serie A di calcio deve riprendere "con date, luoghi e modalità definiti. È già un passo avanti aver individuato la data limite oltre la quale questo campionato non potrà scollinare, cioè domenica 2 agosto: entro quella data, qualunque cosa succeda, deve essere cristallizzata la classifica". E il 18 maggio via agli allenamenti. Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini vuole far tornare in campo i suoi, farli incontrare con gli avversari, ma non mandarli alo sbaraglio.
Lo dice chiaro in un'intervista al Corriere dello Sport: "Bisogna scrivere le regole del gioco prima che il gioco riprenda", spiega il patron rossoblù, "Quindi è opportuno che non si ponga il focus solo sul protocollo sanitario, ma anche sugli aspetti regolamentali, giuslavoristici, organizzativi e delle varie responsabilità che da questi derivano". Insomma: se si riparte, e dovessero sopraggiungere ulteriori elementi che cambiano le carte in tavola - vedi una ripresa dell'epidemia, o un focolaio in una squadra - le conseguenze devono essere già previste e calcolate. "In circostanze simili il campionato andrebbe decretato concluso e la classifica cristallizzata a quel momento".
Giulini poi l'ancia un segnale alla categoria dei giocatori: "Ci vuole un accordo di rinuncia parziale alla retribuzione da parte di tutti i calciatori in rosa che per più di 2 mesi consecutivi non avranno fornito alcuna prestazione".