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I ritratti di Dessì per raccontare Assolo, inaugurazione della mostra fotografica

IMG-20210912-WA0011ASSOLO. Per alcuni giorni ne è arrivato uno professionista e ha raccontato la comunità locale, scattando e poi donando a ogni cittadino e ogni famiglia un ritratto “fotografico”. Originalità di rapporti e stretto legame con il piccolo centro di Assolo permeano la mostra “A immagine e somiglianza” di Pierluigi Dessì, la terza esposizione della seconda tappa del progetto “Fotografia contemporanea in Marmilla”, ideato e gestito dall’associazione “Su Palatu Fotografia” grazie a un sodalizio con il Consorzio Turistico “Due Giare”.

La mostra sarà inaugurata domenica 19 settembre alle 17 in via Santa Maria, ad Assolo. Dopo i racconti di Simone Deidda e Ambra Iride Sechi di Usellus e Gonnosnò, questa volta toccherà a Pierluigi Dessì far conoscere attraverso i suoi scatti il paese dell’Alta Marmilla, ai piedi dell’altopiano della Giara, attraverso i volti, i sorrisi, gli sguardi dei suoi abitanti. "Volevamo far conoscere con le foto in maniera originale i nostri Comuni e ci stiamo riuscendo ancora una volta", ha esordito il presidente delle Due Giare Lino Zedda.

IL LAVORO Pierluigi Dessì, 57 anni, fotografo professionista di Cagliari, con oltre trent’anni di esperienza alle spalle, ha esordito: "E’ abbastanza diffusa la convinzione che sia importante esaltare le differenze, le specificità presenti nei vari luoghi, anche nei paesi. E’ sufficiente pensare all’impianto della comunicazione nel settore turistico, per capire che si parte da questo presupposto: venite qua perché abbiamo mare più bello, piatti più buoni, i boschi più belli con gli alberi più alti. Io invece sono partito dal presupposto opposto, le comunanze, cosa ci accomuna. L’altro aspetto alla base del mio lavoro è il concetto di utilità. Mi chiedo spesso l’utilità di ciò che faccio, ho una formazione commerciale e pubblicitaria e sono abituato a realizzare fotografie che servono, che abbiano uno scopo anche molto pratico e concreto".

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I RITRATTI Pierluigi Dessì ha sottolineato:"<Il paese non ha un fotografo e io ero lì, disponibile per loro, a realizzare un ritratto per ciascuno di loro. In cambio avrei dato la stampa fotografica del ritratto appena fatto. E così è stato. Ho allestito un piccolo set presso casa Fanari, il Comune ha avvisato la comunità della presenza del fotografo in quei giorni e chiunque poteva approfittarne per farsi fare un ritratto e avere poi una copia, una stampa da portare a casa e conservare. Sono molto soddisfatto degli incontri fatti. Il ritratto e la fotografia sono questo, è l’incontro con le persone, incontro fra fotografo e luogo, ambiente e fra persone".

LA MOSTRA Incontri fotografici dai quali è nata la mostra, che sarà inaugurata domenica 19 settembre alle 17 ad Assolo, in via Santa Maria. "Il titolo è stata un’inevitabile conseguenza: “A immagine e somiglianza”", ha aggiunto Dessì, "guardando l’altro guardiamo noi. Ci si mette in gioco decidendo di incontrare gli altri. Io ho avuto tanti regali quante persone ho incontrato, ognuno di loro ha regalato a me qualcosa, uno sguardo, delle parole". Lo ha seguito Salvatore Ligios, presidente dell’associazione “Su Palatu Fotografia”, che ha curato la mostra con Luca Spano: «La scelta di fare i ritratti a tutte le persone che desideravano approfittare della presenza in paese di un fotografo professionista era per Pierluigi Dessì come ripercorrere un viaggio a ritroso nella storia della fotografia. Una sfida praticamente temeraria nel tempo dei dispositivi che offrono la possibilità di trasformate tutto in immagine e in pochi secondi condividere in rete. Questo l’elemento in chiaro della campagna fotografica: ridare allo scatto fotografico un ruolo non consumistico e fuggitivo, per ricondurre la partita a un incontro cosciente tra il fotografo che offre un servizio di riproduzione e il modello che si fa immortalare a futura memoria».