CAGLIARI. Momenti di imbarazzo, subito accantonato per evitare un incidente diplomatico, questa sera durante la seduta del consiglio comunale di Cagliari. La riunione, a causa del Covid, è stata convocata in modalità mista: alcuni consiglieri erano in aula, altri collegati da casa. Così l'appello del segretario generale Giantonio Sau dopo le interrogazioni è andato avanti non senza difficoltà.
Enrica Anedda (FdI) era la prima della lista, in remoto. Quando rispondeva aveva il microfono spento. Così si è andati avanti. E quando si è tornati a lei, stesso problema. Nell'audio del consiglio è entrato un commento di qualche consigliere (di maggioranza, suo alleato): non proprio una lode nei suoi confronti. Un insulto, in effetti. Che lei, quando è riuscita ad attivare l'audio, ha commentato così: "Ho sentito una parolaccia, che non mi è proprio piaciuta".
Il segretario generale ha traccheggiato, il presidente del consiglio Edoardo Tocco ha chiesto lumi. Ma per evitare tensioni, tutti hanno soprasseduto, facendo finta di niente.