CAGLIARI. Dal 23 giugno sino al 6 agosto sono 31 serate di spettacolo nel Capoluogo e nella Regione. È stata presentata l'attività estiva 2022 del Teatro Lirico di Cagliari che il 23 giugno riapre il sipario con Pagliacci, celeberrimo dramma in un prologo e due atti su libretto e musica di Ruggero Leoncavallo.
E tra lirica, concerti e danza, sino al 6 agosto saranno 31 gli appuntamenti in cartellone, di cui 12 nel Capoluogo e 19 nella Regione. Perché “così la cultura si mette davvero a disposizione di tutti”, ha puntualizzato l’assessora Maria Dolore Picciau questa mattina di martedì 14 giugno durante la conferenza stampa convocata per l'occasione nell'elegante foyer di via Sant'Alenexidda.
E complimentandosi per la valenza e la qualità della rassegna, portando i saluti del sindaco Truzzu, la rappresentante dell'esecutivo cittadino titolare della Cultura e Spettacolo ha definito “molto interessanti anche le azioni che il Teatro ha messo in atto per la riduzione del prezzo dei biglietti, per agevolare la frequentazione, in special modo di giovani, e la campagna di comunicazione mediatica per promuovere l'attività, che ridanno slancio dopo due anni di blocchi Covid-19”.
L’inaugurazione, in scena dal 23 al 30 giugno, inizio sempre alle 21, è appunto Pagliacci, che viene rappresentato dal Teatro Lirico in un allestimento dell’ente Concerti “Marisa De Carolis” di Sassari, firmarti, per la regia, da Paolo Gavazzi e Pietro Maranghi, al loro debutto a Cagliari. La rassegna prosegue il 5 luglio, sempre a Cagliari, con i Carmina Burana, capolavoro di Carl Orff. Mentre il 13, 14, 15 e 16 luglio serate di balletto, con Etrez d’ansia danese nella interpretazione del Ballet Nice Mediterranee.
“Dopo gli spettacoli nel Capoluogo, il Teatro di Cagliari si sposta nella Regione”, ha spiegato il sovrintendente Nicola Colabianchi. Co. 3 concerti (sinfonico-corale, sinfonico, corale) che vengono distribuiti in maniera equanime dal 12 luglio al 6 agosto, nelle provincie sarde in modo da valorizzare anche luoghi di interezze storico-artistico, come Bosa, Carbonia, Decimomannu, Dolianova, Elmas, Fonni, Iglesias, Lanusei, Monserrato, Nuoro, Oristano, Paulilatino, Santadi, Sassari, Sestu, Uta e Villaspeciosa.
Insomma, “il Teatro è vivo, sano e vitale. Costituisce un elemento fondamentale per Cagliari e la Regione”, ha rimarcato Giuseppe Farris, vicepresidente Fondazione Teatro Lirico, ricordando che quest’anno il bilancio si è chiuso con un utile di 3 milioni di euro e quasi 10 di giacenza. “Abbiamo ripreso anche a fare assunzioni”.