ALGHERO. Un’imponente macchina scenica, un palco di circa 13 metri per 7 che cammina al centro di una piazza: 8 tonnellate di peso, un albero maestro di 11 metri di altezza, oltre 100 persone coinvolte. È la nave dello spettacolo evento “Moby Dick”, l’opera che caratterizza la diciannovesima edizione di FestivAlguer, il festival internazionale di arti performative della città catalana, ideato e allestito da ExPopTeatro, sostenuto dalla Fondazione Alghero e dalla Fondazione di Sardegna e patrocinato dal Comune di Alghero con il contributo logistico del Consorzio Turistico Riviera del Corallo e la compagnia marittima Navisarda.
Sarà la compagnia modenese Teatro dei Venti a portare in scena domenica 19 dicembre alla banchina Dogana del porto turistico di Alghero lo spettacolo per gli spazi urbani, liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Herman Melville, dal maestoso allestimento scenico, multidisciplinare.
Alle 11.45 la nave del capitano Achab, il leggendario Pequod che di lì a breve si trasformerà nello scheletro della balena bianca più famosa della letteratura, solcherà una piazza sospesa che assisterà allo spettacolo più rappresentativo della storia artistica del Teatro dei Venti: un progetto allestito per spazi all’aperto con un cast di giovani attori internazionali, recitato anche in inglese e tedesco nelle diverse tournée internazionali della compagnia, diretta dal regista Stefano Tè, per la prima volta in Sardegna e prima tappa in Italia dopo la ripresa, l’ultima replica in Toscana nel 2019. Lotte, allegre scorribande, canti e grida detteranno il ritmo serrato dell’appassionante lotta dell’uomo contro la natura: Achab contro la balena bianca Moby Dick. Ai trenta artisti, attori, musicisti, danzatori, acrobati e tecnici, si uniranno circa ottanta persone della comunità di Alghero coinvolte insieme agli atleti della squadra Amatori Rugby della città catalana, nei laboratori teatrali organizzati nei giorni precedenti, che andranno ad integrare, come figuranti e in momenti diversi, la messa in scena dello spettacolo.
Dal 13 al 17 dicembre la compagnia lavorerà con i bambini dell’istituto comprensivo 1 plesso Sacro Cuore e dell’istituto comprensivo 2 plesso Maria Immacolata di Alghero - alunni dai 9 agli 11 anni - con le famiglie e gli anziani, e con i migranti dell’ONG GUS – Alghero, coinvolgendo attivamente ogni giorno per circa quattro ore, la comunità cittadina. Un evento che nasce anche per appassionare diverse tipologie sociali, radicandosi nel territorio che lo ospita, progetto speciale della compagnia modenese che ogni volta dà vita ad una performance nuova ed unica che si adegua al luogo in cui viene ospitata, costruendo in maniera esponenziale - durante i giorni precedenti - il coinvolgimento emotivo della comunità.
«È un progetto a tutto tondo, 360° di arte visuale, attoriale, coreutica, acrobatica –sottolinea Valeria Ciabattoni, consulenza artistica ExPop Teatro – la comunità algherese ha aderito al progetto con grande entusiasmo, scegliendo di sottoscrivere questo patto con la balena bianca, una storia meravigliosa che può essere letta in maniera popolare e coinvolgere con le sue battaglie di mare ed essere contestualmente anche un momento di grande poeticità».
Moby Dick è uno spettacolo con una macchina scenica teatrale particolarmente complessa, riconosciuta nel 2019 dal prestigioso Premio UBU, come miglior allestimento scenico. Ed è proprio un sardo, Dino Serra, originario di Cala Gonone, ad averla progettata e costruita, insieme allo scenografo Massimo Zanelli: la nave che nel romanzo di Melville è il luogo di tutti gli accadimenti interiori e non, una scultura in legno e ferro che si leverà sul pubblico, imponente e suggestiva per trasformarsi durante lo spettacolo nella balena bianca Moby Dick.
- Redazione