CAGLIARI. Come è morto Edgar Allan Poe? E perché dopo la sua morte venne scritto un necrologio diffamatorio nei suoi confronti?
Perché qualcuno ha creato una sua falsa biografia per consegnare a tutto il mondo la memoria di un personaggio così cupo e perverso? Lo scrittore cagliaritano Fabrizio Raccis dopo anni di ricerca trascorsi ad esaminare il grande mistero che circonda la morte di Edgar Allan Poe e tutte le possibili ipotesi che sono state fatte nel corso di questi ultimi 170 anni, ha pubblicato di recente un importante libro, dal titolo: "Edgar Allan Poe. Il mistero della morte", frutto della sua collaborazione con le Università di Boston e Baltimora. Il libro è edito da Catartica Edizioni (LINK).
In questo lungo saggio Raccis cerca di far luce sugli ultimi istanti della vita dello scrittore statunitense, padre del racconto poliziesco, maestro del gotico e di storie del terrore, che morì in circostanze poco chiare 172 anni fa.
"Edgar Allan Poe fu ritrovato riverso sulla strada, i suoi lineamenti erano stravolti, indossava abiti sporchi e laceri, e si trovava in evidente stato di confusione mentale, oltre che di estrema prostrazione fisica. Lo fecero ricoverare al Washington College Hospital con il divieto di ricevere visite anche dai parenti più stretti. Morì qualche giorno dopo, il 7 ottobre del 1849, smise di lottare contro i suoi demoni e si arrese alla morte. Inizialmente i medici parlarono di congestione cerebrale o delirium tremens, che erano modi benevoli per dire che la morte era da attribuirsi ad un abuso di alcol e droghe. Nessun esame venne fatto sul suo corpo, nessuna autopsia. Venne seppellito in tutta fretta e la sua cartella clinica venne fatta sparire."
Questo articolo è un invito ai tanti lettori amanti della letteratura gotica e del mistero che dovrebbero leggere questo questo importante saggio-indagine. Per poter scoprire i motivi che trasformarono Poe nella vittima di un grottesco complotto. Nel libro troverete anche la traduzione, sempre curata da Raccis, delle due opere incompiute di Poe: i racconti "il faro" e "Il diario di Julius Rodman" oltre al testo integrale del necrologio diffamatorio che venne a suo tempo pubblicato insieme ad alcune delle poesie meno conosciute.
NOTE SULL'AUTORE.
Fabrizio Raccis, nato a Cagliari nel 1983 è uno scrittore di narrativa e poesia, collabora con recensioni critiche e articoli a varie riviste e testate giornalistiche. Vincitore del premio Laurentum per la poesia nei social network 2011, ha all'attivo diversi riconoscimenti per la sua scrittura.
Ha fondato un collettivo letterario “Gruppo Penne Armate” con una rivista che si occupa di articoli, recensioni e antologie letterarie.
Ha pubblicato i libri di poesie: “La farfalla e altre poesie” (2005), “I fiori il tuo corpo” (2006), “L’ultimo David” (2008), “Il pasto dei corvi” (2012), “Ibridi del sistema” (2015) e “Carne di Betzabea” (2019). Sue anche le opere di narrativa: “Racconti del mistero” (2012), “Gli occhi del corvo”(2015), “Racconti del Grottesco e del Mistero” (2017) e il racconto “Quarantine writer. La sua opera "Cronaca di un dannato scrittore al tempo del covid-19” è stato inserito nel libro “Diario Virale” (2020).